Gianni Agnelli, Cesare Romiti, Enrico Cuccia e una storia poco conosciuta…
Gianni Agnelli era considerato l’uomo più potente d’Italia.
Al contrario, era talmente indebitato con le banche che dovette subire per circa vent’anni un amministratore delegato della Fiat – il defunto Cesare Romiti – impostogli da Enrico Cuccia (Mediobanca), lui sì il vero potente. Eppure tutti conoscono Agnelli, pochi Cuccia.
Quando Agnelli venne a Milano nel 1993, per comunicare direttamente a Cuccia, in via dei Filodrammatici, che aveva finalmente deciso di sostituire Romiti, Cuccia non lo ricevette nemmeno, umiliandolo come l’ultimo dei galoppini.
Lo ricordò Romiti stesso in un’intervista al “Sole 24 ore”. Agnelli tornò a Torino con le pive nel sacco, e naturalmente Romiti rimase al suo posto.
Ora le cose sono cambiate di poco. John Elkann non è più il galoppino di Mediobanca, ma della finanza internazionale. Che è poi padrona anche del debito pubblico italiano, e quindi di questo Paese.
Prof. Martino Mora