Nonostante aggressioni e Pdl Zan rinviato a settembre, manifestazioni in 110 piazze
“Ce l’abbiamo fatta, nonostante le aggressioni e le ingiurie subite in moltissime città. 110 manifestazioni di protesta contro il Pdl Zan-Scalfarotto su l’omotransfobia si sono concluse ieri. E, tanto per cambiare, a Tarquinia, la nostra ultima mobilitazione è stata impedita dai centri sociali e dagli attivisti LGBTQIAP (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali e pansessuali) che hanno occupato lo spazio dedicato alla nostra manifestazione nel parco delle mura, impedendo quindi lo svolgersi della nostra manifestazione, nel silenzio delle autorità preposte al rispetto della legge. Abbiamo dimostrato ancora una volta come il regime LGBTQIAP sia pericoloso per le libertà di tutti i cittadini italiani” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.
“Ora, forti di questo successo ne annunciamo un altro: grazie al contributo di molte associazioni e dei parlamentari dell’opposizione siamo riusciti tutti insieme a ritardare l’approvazione in Aula del Pdl Zan-Scalfarotto e state certi che la nostra battaglia proseguirà più risoluta di prima, applicando ogni tipo di protesta legale per ricordare che l’opinione non può essere sottoposta a discriminazione o persecuzione come insegna la Costituzione italiana e per ribadire che vogliamo mantenere la libertà di pensiero e di espressione che nessuno ci potrà togliere. Come nessuno potrà insegnare ai nostri figli la dottrina gender, se ne facciano una ragione” hanno concluso Brandi e Coghe.