Non si convertono pur avendo a disposizione Vangeli, Sacramenti, Chiese, Magistero, testimonianze di Santi, apparizioni
di Padre Giuseppe Tagliareni
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C’È CHI AMA IL SUO PECCATO E NON VUOLE LASCIARLO
Davanti ai monti e ai colli, testimone il profeta Michea, Dio si lamenta del suo popolo e lo pone davanti alle sue responsabilità. “Popolo mio, che male ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi!”. Ricorda i benefici concessi: la liberazione dall’Egitto, la guida di Mosè, l’introduzione nella Terra promessa. In cosa può mai aver mancato il Signore verso Israele? Nessuno può giudicare Dio colpevole. Ci conviene tornare a Lui con gratitudine e umiltà. Cosa richiede Dio da te? Olocausti, torrenti di olio, sacrifici umani come i popoli cananei facevano ai loro dei? No! “Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio”. E cioè trattare gli altri come te stesso, volere sempre il bene, lasciarsi condurre dalla mano di Dio.
Questo è il primo culto da dare a Dio in spirito e verità; poi viene quello liturgico nel tempio. Ci vogliono entrambi, ma offerti da cuori puri. C’è sempre chi pretende segni e miracoli per decidersi di convertirsi. Ama il suo peccato e non vuole lasciarlo. Così non ama Dio, ma se stesso e in modo sbagliato. Nel giorno del giudizio, i giusti condanneranno tutti coloro che non vollero convertirsi, pur avendo a disposizione Vangeli, Sacramenti, Chiese, Magistero, testimonianze di Santi, apparizioni.