Salvini assolto e gli italiani pagano
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LA SENTENZA PER IL CASO OPEN ARMS
Caso Open Arms. Tre anni di processo, per un totale di 24 udienze che hanno visto l’audizione di 45 testimoni. Soldi pubblici su soldi pubblici spesi per un processo che fin dall’inizio era un processo politico. E ora, davanti la seconda sezione penale del tribunale di Palermo, presieduta da Roberto Murgia (giudici a latere Andrea Innocenti ed Elisabetta Villa), il verdetto, arrivato dopo otto ore di camera di consiglio, non poteva non essere che una assoluzione per Matteo Salvini, ex ministro ddell’Interno e attuale ministro dei trasporti.
L’accusa, infamante, era sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, dopo aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 persone, tra cui minori, soccorse dalla ONG Open Arms nel corso di 3 salvataggi nell’agosto 2019.
Alla luce della sentenza, “il fatto non sussiste”, la teoria dei PM della Procura della Repubblica di Palermo – sulla scorta delle notizie acquisite dalla Procura della Repubblica di Agrigento – si è dimostrata una caccia alle streghe. Un processo politico, unico nel suo genere.
E adesso chi pagherà tutti i costi per questo processo? La risposta è semplice: il popolo bue.