Una scelta controcorrente

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A cura della Redazione

ARRIVA IN ITALIA “CASTITÀ”, LIBRO DEL VESCOVO NORVEGESE ERIK VARDEN

In un mondo ipersessualizzato e in una Chiesa messa alla prova dagli scandali sugli abusi a opera del clero, il monaco cistercense, vescovo di Trondheim e dal 2023 amministratore apostolico di Tromsø, propone una visione inaspettata, sincera e mai moralistica della castità.

Ha ancora senso oggi parlare di castità? Non è forse una parola da museo, associata a una sessualità frustrata, a codici di comportamento del passato? Perché, allora, ascoltare un vescovo della Chiesa cattolica, messa alla prova dagli scandali degli abusi sessuali ad opera del clero, quando parla di questo argomento? Perché sul tema monsignor Erik Varden con “Castità. La riconciliazione dei sensi” (Edizioni San Paolo 2024, 228 pagine, euro 20) ci offre un contributo sincero e mai moralistico.

Secondo la visione cristiana, infatti, la castità abbraccia l’essere umano nella sua interezza e risponde alla sensazione che il nostro corpo punti verso qualcosa che lo trascende. Corpo e spirito, maschio e femmina, ordine e disordine, passione e morte attraverso la castità possono passare dalla tensione creativa a un nuovo tipo di completezza. Non siamo più dilaniati dalle nostre passioni e dai nostri desideri, anzi essi possono realizzare il desiderio di pienezza, di libertà e di fecondità che abita dentro di noi.

Ecco allora questo libro che, attraverso riferimenti alla Scrittura, alla letteratura, alla musica, alla pittura e alla scultura, propone indizi inaspettati per guardare con occhi nuovi alla castità, rivelandola come qualità attraente per fare bella la nostra umanità.

«Il cristianesimo può offrire un resoconto sofisticato del mistero della sessualità umana e della sua bellezza, complessità e anche sofferenza. È importante farsi nutrire dalla ricchezza di questa eredità, da questa nozione chiave di castità che è quasi completamente scomparsa dalla conversazione contemporanea», ha dichiarato ad Avvenire il vescovo Varden. «Nel latino classico “castità” era spesso sinonimo di “integrità”. Vivere in modo casto è vivere con integrità morale, virtù, moralità».

Ma che cosa vuol dire avere integrità? «Significa avere un rapporto armonioso con me stesso, così che il mio essere e la mia identità esteriori corrispondano alla mia identità interiore. Insomma assicurarmi che ci sia una buona sintonia tra le diverse voci che formano l’orchestra della mia vita. Per questo motivo metto, come sottotitolo del mio libro, “la riconciliazione dei sensi”. Diventare casti vuol dire, infatti, riconoscere, gradualmente, i diversi aspetti di me stesso, del mio essere fisico, intellettuale e spirituale. Ma anche, storicamente, riconciliare il condizionamento che avrei forse ricevuto dalla mia famiglia di origine, il mio temperamento, i miei particolari desideri, e lavorare per rendere tutti questi aspetti un intero armonioso che mi renda felice. Insomma evitare di vivere in uno stato di tensione continua nel quale mi sento sempre tirato in direzioni diverse. Siamo, infatti, condizionati dalle cose che ci capitano ma non determinati da esse. Per ottenere tutto questo la conoscenza di noi stessi è fondamentale. Si chiama l’ascetismo dell’onestà. Dobbiamo riconoscere, con noi stessi, i nostri punti di forza e di debolezza, le nostre ferite e, insieme, le nostre abilità e chiederci che cosa possiamo ottenere, con tutto questo, con l’aiuto di Dio. E avere anche la certezza che, grazie alla fede, qualunque circostanza possa essere trasformata in una fonte di grazia».

Così, secondo il vescovo, «se una persona diventa un abusatore, è per una fondamentale mancanza di castità, una mancanza di integrità, una mancanza di equilibrio».

Classe 1974, nato a Sarpsborg (Norvegia), Mons. Erik Varden, è monaco cistercense e vescovo. Di famiglia formalmente appartenente alla Chiesa luterana di Norvegia, ma in pratica agnostica, si è convertito a quindici anni dopo aver ascoltato la Sinfonia n. 2 (Risurrezione) di Gustav Mahler. Nel 1993 è diventato cattolico e nel 2002 è entrato nell’ordine dei Cistercensi di stretta osservanza. Prima di unirsi all’Ordine, ha insegnato teologia all’Università di Cambridge. È stato abate trappista di Mount Saint Bernard (Inghilterra). Nel 2019 è stato nominato vescovo di Trondheim e dal 2023 è amministratore apostolico di Tromsø.

Basandosi sul solido fondamento della saggezza dei Padri del deserto e della patristica in generale, la sua riflessione esplora letteratura, musica, pittura e cinema per offrire risposte originali e innovative alle domande più urgenti del mondo contemporaneo. Scrive regolarmente di fede e cultura sul suo blog www.coramfratribus.com

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