Aborto, una vergognosa multa in Francia

Aborto, una vergognosa multa in Francia

di Angelica La Rosa

“È LA PRINCIPALE CAUSA DI MORTE NEL MONDO. MULTATO CANALE CATTOLICO FRANCESE PER AVER SPIEGATO COS’È L’ABORTO”

La libertà di espressione e la libertà di stampa in Francia sono andate a “farsi benedire”.

L’autorità francese di regolamentazione dei media, infatti, ha multato di 100.000 euro il canale conservatore CNews per aver affermato, durante un programma cattolico, che l’aborto è la prima causa di morte nel mondo, molto più del cancro.

Nel febbraio 2024, il presentatore Aymeric Pourbaix, durante il programma cattolico “En quête d’esprit”, trasmesso ogni domenica su CNews aveva mostrato un’infografica sulle cause di morte, classificando l’aborto come la causa principale, con 73 milioni di morti all’anno in tutto il mondo. Ciò equivale al 52% dei decessi annuali, molto più del cancro (10 milioni) e del fumo (6,2 milioni).

I commenti del giornalista avevano suscitato un’ondata ipocrita di indignazione nella stampa mainstream, sostenendo che l’aborto non può essere considerato una “causa di morte” perché il feto non dovrebbe essere considerato un essere vivente.

Violente critiche sono state rivolte al canale CNews, di proprietà dell’uomo d’affari cattolico Vincent Bolloré, che ha portato ad un’indagine sul canale nelle settimane successive.

Così il canale è stato accusato di essere pericoloso e di diffondere informazioni tendenziose, contrarie cioè ai canoni del pensiero progressista. Secondo il Ministro delegato della Sanità dell’epoca, il carattere presumibilmente scandaloso delle dichiarazioni di Pourbaix giustificava l’inclusione del diritto all’aborto nella Costituzione francese, cosa che fu ottenuta pochi mesi dopo.

L’intensità degli attacchi ha costretto il canale a ritrattare e a scusarsi per quello che è stato presentato come un “errore” di gestione l’infografica non avrebbe mai dovuto essere trasmessa sullo schermo.

Sul social X, al canale è stato persino chiesto di scusarsi “con le persone che potrebbero essersi sentite ferite da questa infografica”.

Dopo diversi mesi di procedure, l’autorità francese di regolamentazione dei media, Arcom, ha inflitto a CNews una vergognosa multa di 100.000 euro per questo episodio. Secondo Arcom, il canale non ha rispettato il suo “obbligo di onestà e rigore nella presentazione e nel trattamento delle informazioni”.

Sul settimanale Valeurs Actuelles, Jean-Marie Le Méné, direttore della Fondation Jérôme Lejeune, ha denunciato il carattere totalitario di questa decisione, che dimostra la negazione della realtà che circonda la pratica dell’aborto in Francia.

“Affinché l’aborto possa essere praticato con la coscienza pulita, è vietato dire che l’aborto pone fine a una vita. Altrimenti crolla il pilastro del sistema. Ma chi crede a questa finzione? L’aborto, principale causa di morte nel mondo, purtroppo è un dato di fatto, non un’opinione”.

CNews e C8, entrambi di proprietà di Vincent Bolloré, guarda caso sono gli unici canali soggetti a sanzioni economiche in Francia.

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