I micronesiani, le discriminazioni USA e il sostegno della Chiesa

I micronesiani, le discriminazioni USA e il sostegno della Chiesa

A cura dell’ACS ITALIA – Aiuto alla Chiesa che Soffre*

MICRONESIA: QUADRO GIURIDICO RELATIVO ALLA LIBERTA’ RELIGIOSA ED EFFETTIVA APPLICAZIONE

Gli Stati Federati di Micronesia (FSM) sono uno Stato insulare che è situato nelle isole Caroline orientali e occupa un’ampia area dell’Oceano Pacifico. La porzione più orientale dei quattro gruppi di isole si trova a circa tre quarti della distanza tra le Hawaii e l’Indonesia.

La Dichiarazione dei diritti (articolo IV) della Costituzione degli Stati Federati di Micronesia sancisce il diritto alla libertà religiosa e al suo libero esercizio.

Il suddetto articolo proibisce l’istituzione di una religione di Stato e vieta qualsiasi restrizione governativa alla libertà religiosa. L’articolo V (paragrafo 2) della Costituzione sancisce inoltre la tutela delle tradizioni del Paese ai sensi delle leggi vigenti e afferma che, qualora la costituzionalità di qualsiasi legge fosse messa in discussione, la protezione delle tradizioni micronesiane sarebbe in ogni caso «considerata un fine sociale fondamentale e sufficiente a giustificare tale azione governativa».

I gruppi religiosi non sono tenuti a registrarsi presso lo Stato . Nelle scuole pubbliche non è impartita l’educazione religiosa, ma negli istituti privati è possibile tenere corsi di religione in aggiunta al programma di studi approvato dal governo.

Lo Stato può fornire assistenza alle scuole parrocchiali (articolo IV, paragrafo 2).

A Pohnpei è stato istituito un consiglio interconfessionale, che si occupa di questioni sociali e incoraggia la cooperazione tra le comunità cristiane.

Non vi sono indicazioni che il governo centrale persegua politiche o consenta pratiche che violino le garanzie costituzionali in materia di libertà religiosa. Le cerimonie e gli eventi ufficiali spesso iniziano con una preghiera cristiana, guidata da un ministro cattolico o protestante.

Non sono mai state avanzate obiezioni significative a questa consuetudine.

Episodi rilevanti e sviluppi

Nel periodo in esame, la comunità musulmana ahmadi ha istituito un proprio centro comunitario a Pohnpei senza subire alcuna discriminazione.

Nonostante ciò, in altre occasioni, sono stati segnalati ostilità e atti di vandalismo ai danni della stessa piccola comunità.

Sebbene i micronesiani possano vivere e lavorare negli Stati Uniti in base al Patto di libera associazione tra i due Paesi, sono spesso vittime di episodi di razzismo.

I leader religiosi non mancano di intervenire quando si verificano tali incidenti e sembra che la Chiesa cattolica sia l’unica a difendere i micronesiani quando questi subiscono abusi e discriminazioni negli Stati Uniti.

La sparatoria avvenuta alle Hawaii il 5 aprile 2021, in cui la polizia ha ucciso il sedicenne micronesiano Iremamber Sykap, è stata subissata da commenti pieni di odio sui social media.

Un sacerdote cattolico di origine micronesiana, padre Romple Emwalu, in evidente disagio nel ripetere alla lettera uno di questi commenti, ha semplicemente dichiarato che «è stato davvero spiacevole e come sacerdote non voglio ripetere tali parole […]. Ma [era] una frase simile a: “I micronesiani sono sporchi”».

Un anno dopo la sparatoria, i giovani micronesiani continuano a subire discorsi di odio e bullismo, in particolare nelle scuole pubbliche hawaiane, il che ha portato a una flessione delle frequenze e a un minor numero di diplomi conseguiti.

Prospettive per la libertà religiosa

La libertà religiosa è tutelata costituzionalmente in Micronesia e il governo riconosce l’importanza di questo diritto. Ad eccezione di incidenti relativamente minori, le prospettive per la libertà religiosa in Micronesia rimangono favorevoli e incoraggianti, con i gruppi religiosi che in gran parte dimostrano un forte impegno per la coesistenza pacifica. I problemi che si verificano all’estero, tuttavia, devono essere tenuti sotto controllo.

La discriminazione e i discorsi d’odio contro i giovani micronesiani alle Hawaii potrebbero provocare tensioni in futuro, e non dovrebbero essere soltanto i sacerdoti cattolici, ma anche le autorità civili, a intervenire in merito a questo problema.

* Estratto da: Libertà religiosa nel mondo, Rapporto 2023

Il Rapporto 2023 è la XVI edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre, che viene realizzato ogni due anni.
È pubblicato in inglese, francese, tedesco, italiano, portoghese e spagnolo.

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