I manoscritti di Qumran e i cristiani
A cura della Redazione
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UNA RIFLESSIONE SUL PRIMO MONDO CRISTIANO
Domani, Giovedì 7 novembre 2024 (ore 15, Aula Magna Giovanni Paolo II), gli studiosi e ricercatori Adolfo D. Roitman, archeologo ed esperto di religioni comparate, e Joseph Sievers, professore ordinario di Storia e Letteratura giudaica del periodo ellenistico, si confronteranno, all’interno di una sessione aperta al pubblico, sul ruolo che i manoscritti di Qumran hanno avuto nella conoscenza del primo mondo cristiano.
La scoperta e la successiva pubblicazione dei Rotoli del Mar Morto è senza dubbio uno degli eventi più significativi del XX secolo. In che modo questi manoscritti hanno contribuito alla nostra conoscenza del mondo di Gesù e dei suoi primi discepoli? A questa domanda cercheranno di rispondere i due esperti.
Il loro intervento è inserito nell’ultima giornata del Corso intensivo sul Decalogo, organizzato dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce in collaborazione con l’Istituto Universitario Isaac Abarbanel di Buenos Aires, che si è svolto presso la Santa Croce a partire dal 28 ottobre.