Ogni azione deve avere come referente Dio

Ogni azione deve avere come referente Dio

di don Ruggero Gorletti 

LUNEDÌ DELLA TRENTUNESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal vangelo secondo Luca 14,12-14

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

COMMENTO

Questo brano ci insegna che ogni nostra azione deve avere come referente Dio, non gli uomini, e deve essere orientata ad ottenere una ricompensa da Dio, e non dagli uomini. La ricerca del tornaconto immediato non deve inquinare i nostri sforzi, il nostro lavoro, la nostra preghiera, i nostri gesti di carità. La ricerca del tornaconto immediato dice che teniamo di più alla ricompensa degli uomini che a quella di Dio. Dice che per noi è più importante essere grandi agli occhi degli uomini che agli occhi di Dio. Dice che per noi è spesso più importante il giudizio degli uomini che quello di Dio. In sostanza dice che non abbiamo fede in Dio e che non ci importa nulla della ricompensa eterna.

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