Tonga, la Costituzione impone di osservare il riposo domenicale
A cura dell’ACS ITALIA – Aiuto alla Chiesa che Soffre*
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TONGA: QUADRO GIURIDICO RELATIVO ALLA LIBERTA’ RELIGIOSA ED EFFETTIVA APPLICAZIONE
Il Regno di Tonga è un arcipelago di circa 170 isole, situato in Oceania a circa 1.800 chilometri a nord-est della Nuova Zelanda.
In base all’articolo 5 della Costituzione, tutte le persone sono «libere di praticare la propria religione e di adorare Dio come ritengono opportuno secondo i dettami delle proprie convinzioni religiose, nonché di riunirsi per le funzioni religiose nei luoghi da loro stabiliti». La Costituzione specifica, tuttavia, che è illegale usare tale libertà «per commettere atti malvagi e licenziosi oppure, in nome del culto, compiere atti contrari alla legge che possono mettere a rischio la pace del Paese». L’articolo 6 stabilisce che «lo shabbat è considerato giorno sacro a Tonga» e che di domenica non sono consentite attività commerciali, salvo quelle autorizzate dalla legge. Eventuali accordi di natura giuridica stipulati durante il sabato non sono validi.
I gruppi religiosi non sono tenuti a registrarsi presso le autorità. Tuttavia, la registrazione è necessaria per celebrare matrimoni giuridicamente validi e per ottenere altri benefici, come ad esempio le esenzioni fiscali. Solo i sacerdoti cristiani hanno l’autorità di celebrare matrimoni legalmente vincolanti. Ai sensi della legge, i non cristiani che non desiderano contrarre matrimonio celebrato dal clero cristiano non possono sposarsi.
I gruppi religiosi sono liberi di gestire le proprie scuole. Nelle scuole pubbliche il governo consente ai gruppi religiosi di fornire un corso di educazione religiosa di un’ora, una volta alla settimana, durante l’orario scolastico, ma non si tratta di un obbligo. Gli studenti non sono tenuti a seguire l’insegnamento di una religione diversa dalla propria, mentre per gli studenti della stessa religione il corso è obbligatorio.
La Costituzione impone ai cittadini di osservare lo stato di riposo domenicale, a meno che non venga concesso un permesso dal Ministro della Polizia. Secondo una ricerca statistica condotta nel 2019 dalla Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni (LDS), informalmente chiamata Chiesa Mormone, Tonga ha la comunità di mormoni con la crescita più sostenuta – e la più alta percentuale complessiva – al mondo, con il 63,5 per cento della popolazione totale. Questo renderebbe Tonga l’unica nazione a maggioranza mormone al mondo. Altre fonti esterne alla Chiesa, tuttavia, indicano che la percentuale dei mormoni rispetto alla popolazione è inferiore al 20 per cento.
Episodi rilevanti e sviluppi
Il 15 gennaio 2022, una violentissima eruzione vulcanica sottomarina si è verificata a Tonga, innescando uno tsunami in tutto il Paese. La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha risposto immediatamente all’emergenza fornendo vestiti, cibo, acqua e articoli per la casa alle aree colpite. Papa Francesco ha offerto preghiere e solidarietà, esortando il mondo a unirsi a lui per chiedere a Dio di alleviare le sofferenze del popolo tongano.
Prospettive per la libertà religiosa
La libertà religiosa, a Tonga, è generalmente tutelata e rispettata sia da parte dello Stato che a livello sociale. Tuttavia, l’impossibilità per i non cristiani di celebrare i loro matrimoni senza ricorrere a un ministro cristiano rappresenta una limitazione significativa della libertà e dell’uguaglianza dei non cristiani dinanzi alla legge. Ad eccezione di questo argomento, tuttora in sospeso, non sono noti episodi di intolleranza o persecuzione religiosa verificatisi durante il periodo di riferimento. Le prospettive per il diritto alla libertà religiosa rimangono pertanto positive.
* Estratto da: Libertà religiosa nel mondo, Rapporto 2023
Il Rapporto 2023 è la XVI edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre, che viene realizzato ogni due anni.
È pubblicato in inglese, francese, tedesco, italiano, portoghese e spagnolo.
Foto di copertina da https://depositphotos.com/home.html