Don Di Noto: “La violenza su minori è un omicidio piscologico”

Don Di Noto: “La violenza su minori è un omicidio piscologico”

di Bruno Volpe

INTERVISTA AL FONDATORE DI “METER” DON FORTUNATO DI NOTO

“La violenza sessuale su minori è un omicidio piscologico”: il noto e coraggioso parroco siciliano don Fortunato Di Noto, Presidente della benemerita Meter, sempre in prima linea contro pornografia minorile, violenza sessuale e pedodopornografia, sbotta in questa intervista che ci ha consesso. Siamo partiti dagli ultimi episodi di cronaca che hanno coinvolto minorenni.

Don Di Noto, questi episodi sembrano in aumento…

“Sono purtroppo frequenti e ritengo che abusare di un minore, ma vale anche per altri tipi di violenze contro ragazze non minori, sia un fatto gravissimo, sia come reato che come fatto morale, per un credente è un peccato mortale. In Italia i dati devono fare riflettere. Secondo le fonti ufficiali del Dipartimento di Polizia Criminale, quelli che vengono denunciati sono 7.000, a questi vanno aggiunti quelli che per vergogna o altro non arrivano nelle Questure”.

Che fare?

“A mio avviso, tutte le istituzioni, civili, politiche, educative ed anche religise, devono darsi una mossa. Possiamo tranquillamente parlare di una emergenza e  la definirei educativa oltre che legale. Perchè quando  non si arriva a capire che bisogna rispettare l’integrità fisica di un bambino o di una donna, siamo alla vergogna e allo schifo, mi lasci passare questo vocabolo, roba da voltastomaco. Chi subisce violenza sessuale, assieme al danno fisico, patisce un danno psicologico permanente, le ferite rimangono per sempre, non vanno via”.

Don Di Noto, che cosa sta accadendo?

“Che è in atto una catastrofe educativa e lo vediamo ogni giorno. I ragazzi, per fortuna non tutti, godono di una libertà esagerata, e molto dipende dalle agenzie educative, scuola e famiglie. In quanto ai genitori, comprendo che per motivi di bilancio entrambi, papà e mamma, lavorano e non possono dedicarsi a tempo pieno ai figli, ma spesso, troppo spesso, risultano assenti. Pensano alle loro cose, a chattare e fare gli eterni adoloscenti e parlano poco con i figli, si interessano poco alle loro cose e a chi frequentano, nel tempo delle sessualità liquida o che siti vedono”.

Parliamo di pedopornografia…

“Altro crimine orribile, le foto e e video che vediamo in rete sono di bambini abusati e violentati a pochi anni e talvolta tra i dodici e tredici. Ricordo che è un crimine molto serio e andrebbe represso nel modo più fermo possibile. Per un credente ovviamente è peccato mortale, però tanti vivono come se Dio non esistesse. Dio è misericordioso con chi si pente e cambia vita, ma non esageriamo col misericordismo che è dannoso. Chi commette questi atti, fa un vero e proprio omicidio psicologico, lo ha detto a noi di Meter il Papa”.

Truffe sentimentali on line…

“Ovviamente il truffatore o la truffatrice  è un delinquente, si capisce. Tuttavia consentitemi di dire che chi specula lo fa sulla ingenuità o fragilità di chi si vuol lasciar truffare, io non mi farei mai raggirare. Molto meglio le relazioni reali, quelle vere nelle quali sai chi hai davanti. I truffatori o le truffatrici on line  speculano sulla solitudine, sulla incapacità relazionale della vittima. Mi sento di dare un consiglio: cercate nella realtà amicizie le anime gemelle, non in rete dove le imposture sono molto facili. Non date campo libero ai truffatori. Tra l’altro oltre al danno materiale chi subisce la truffa sentimentale patisce nella psiche e cade in depressione talvolta compiendo gesti estremi”.

E se la truffa o il raggiro avvengono da chi è presente in carne ed ossa?

“Nelle relazioni affettive e sentimentali  ci si faccia portare dal cuore, ma anche dalla prudenza e dal discernimento. Mai dare soldi senza motivo o emergenze documentate, certe dipendenze iniziano così. Una cosa è instaurare una relazione fissa e seria, che sfoci nel matrimonio attraverso patti chiari. Ma tante volte troviamo donne o uomini che ci marciano e vanno sempre più avanti nelle richieste non motivate, sapendo dello stato di difficoltà psicologica o solutidine e fragilità dell’ altro. Si tratta di ricatti affettivi veri e propri. Mai cedere. Bisogna avere la forza di interrompere questi legami, meglio soffrire subito, però salvare salute e portafogli. Piuttosto di chiedere costoro abbiamo la dignità, se davvero sono in difficoltà, di lavorare. Ma questo è duro e costa sudore”.

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