Il card. Romeo: “Giovanni Paolo II dopo la Comunione andava in estasi”

Il card. Romeo: “Giovanni Paolo II dopo la Comunione andava in estasi”

di Bruno Volpe

INTERVISTA ALL’ARCIVESCOVO EMERITO (E CARDINALE) DI PALERMO PAOLO ROMEO SUL SANTO PAPA POLACCO

“GIovanni Paolo II, un grande uomo di Dio. Quando pregava e celebrava messa andava in estasi”: lo dice in questa intervista il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo . Oggi la Chiesa ricorda e festeggia liturgicamente la memoria del grande santo Papa polacco, Giovanni Paolo II.

Eminenza, che ricordi ne ha?

“Ho avuto il piacere e l’ onore di servirlo per tanto tempo , gli sono stato vicino e posso dire che era uno straordinario, grande uomo di Dio, un innaorato della Chiesa . Non posso non citare il suo affetto alla Madonna che in realtà era cristologico, in quanto in Maria vedeva la Madre di Dio e Madre nostra ed ovviamente della Chiesa che ha servito con fedeltà ed eroismo”.

Che cosa metteva al centro?

“Giovanni Paolo II valorizzava assieme a Dio, l’ uomo nella sua dignità che ha sempre rispettato. Del resto veniva dalla Polonia ed ha avuto modo di sperimentare sulla sua persona i disastri e le inumanità sia del nazismo che del comunismo che annullavano la persona. Per questo egli per ogni persona che conosceva si informava, pregava e la prima domanda che faceva era: come stai? . Non era retorica, ma vero interessarsi, reale attaccamento a quell’ individuo. Sapeva amare col cuore. Ricordo che mi ha mandato come Nunzio apostolico in Colombia dove lui era andato per un viaggio. Mi disse, io ci sono stato otto giorni, lei che ci starà di più capisca quel popolo e preghi, mi raccomando, preghi”.

Un altro episodio…

“Quando pregava e celebrava messa, ed io varie volte ho avuto l’ onore di celebrare con lui da solo nella cappellina, si estraniava. Dopo la comunione andava in estasi, assumeva un aspetto diverso, ecco la santità. Molte volte al mattino presto lo trovavano riverso a forma di croce sul pavimento a pregare da solo. Rammento che in un viaggio in Terra Santa, sulle rive del Giordano, il suo segretario don Stanislaw, gli disse che dovevamo fare presto. Con la mano lo invitò ad allontanarsi perchè intento a pregare e poi gli ricordò che nessun tempo mai può e deve limitare la preghiera”.

Era legato a Maria…

“Ha voluto il Totus Tuus nello stemma papale e fece chiudere dopo l’ attentato, una finestra in San Pietro mettendoci la Madonna. Una volta doveva partire per un viaggio in America Latina ed io gli dissi che era pericoloso. Lui mi rispose: Maria mi proteggerà e si ritirò in preghiera davanti a quella immagine. Ma in Maria soprattutto vedeva sua Madre e la Madre della Chiesa che sempre ha amato e rispettato, persino negli ultimi giorni. Non si è mai risparmiato ed è commovente quel suo viaggio a Lourdes. Davanti al Santissimo si inginocchiava non per forma, ma per convinzione e rispetto, commozione”.

Ha proclamato tanti santi…

“Lui credeva nella santità che poi significa fare quello che ci chiede il Vangelo, le cose straordinarie in modo ordinario. Siate perfetti come è perfetto il Padre mio, in questo è la santità e tutti siamo vi chiamati. Lui lo sapeva e realizzò la catechesi della santità”.

Proclamò santo Padre Pio…

“Si rese conto della grandezza di quell’ uomo, anche quando i dubbi esistevano. Lo ha conosciuto di persona e si è reso conto del miracolo verso la sua amica di Cracovia. Ma ne ha intuito subito la santità”.

Tra le sue canonizzazioni anche quella di Madre Teresa di Calcutta e San Josemaria Escrivà de Balaguer fondatore dell’ Opus Dei…

“Altri due esempi di santità grandi, sia pur diversi l’ uno dall’ altro. Madre Teresa era un inno alla carità, San Josemaria Escrivà de Balaguer era un mistico, ma anche un innamorato di Dio e della Chiesa e fondò quella splendida realtà, obbediente al Papa, alla Chiesa e a Dio che l ‘ Opus Dei che Giovanni Paolo II apprezzava e incoraggiava”.

Giovanni Paolo II: mistico o teologo…

“Domandiamoci: chi è il teologo? In fondo il teologo è uno che ama Dioe parla di Dio e con Dio. Sicuramente della teologia aveva una visione diversa da altri, non era Ratzinger per il modo di avvicinarsi ad essa. Tuttavia associava alla conoscenza di Dio, la mistica. E fu anche grande poeta”.

Che cosa è stato San Giovanni Paolo II?

“Un immenso dono di Dio alla Chiesa e alla umanità, degno figlio del cattolicesimo polacco, ma anche un uomo che sapeva rispettare tutti. Incontrarlo ti lasciava il segno e ti sentivi bene, irradiava santità”.

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