Anche a sinistra qualcuno non ha subìto il lavaggio del cervello Lgbt

Anche a sinistra qualcuno non ha subìto il lavaggio del cervello Lgbt

di Pietro Licciardi

A LIVORNO MONTA IL CASO DELL’ASSESSORE DEL PD CHE SUI SOCIAL HA DETTO QUELLO CHE VERAMENTE PENSA DELLA PROPAGANDA GENDER

A Livorno, città rossa da sempre, tanto da meritarsi l’appellativo di Stalingrado d’Italia, sta montando in questi giorni un piccolo ma significativo caso.

Ecco i fatti.

L’assessore comunale alla cultura del Pd, Simone Lenzi, nell’agosto scorso su un social ha postato la fotografia di una statua di donna con attributi maschili col seguente commento: «Alla Biennale di Venezia ci tengono a farci sapere che la donna quintessenziale ha la m….a. E no, non è che siamo borghesi scandalizzati. Siamo borghesi annoiati a morte da questo lavaggio del cervello, da questa prevedibilità, da questa predica continua».

Ha poi rincarato la dose commentando un post del Daily Mail online con la notizia di un trans cinquantenne che con l’ausilio di ormoni vuole allattare un bambino scrivendo che «uno squinternato vuole farsi validare come donna e usa un neonato per soddisfare la sua perversione pedofiliaca con l’aiuto della Duke University. E no, non sono io transfobico, è che vi siete bevuti il cervello», cui sono seguiti altri commenti di tono analogo a notizie simili pubblicate sempre sui social.

Pronta la scandalizzata reprimenda della locale Arcigay che tra l’altro afferma di non comprendere a cosa si riferiva l’assessore quando parlava di “lavaggio del cervello” «perché da anni», scrive nel suo comunicato l’associazione, «ci scontriamo con forze politiche conservatrici (e non) che inneggiano all’inesistente teoria del gender o alle azioni di propaganda che le associazioni Lgbt porterebbero avanti».

Ebbene, cosa c’è di più ideologico che voler negare la realtà, affermandone un’altra palesemente e incontrovertibilmente falsa, ovvero che i sessi non sono due: uomo e donna, ma che in mezzo c’è tutta una serie di ibridi ottenuti con artifici ormonali e chirurgici?

Affermare questo è talmente falso che persino un assessore del Pd, ovvero appartenente a quell’area che delle fantasie Lgbt-ecc. si nutre e spaccia, si rende conto dell’assurdità di certe teorie.

Teorie che peraltro cesseranno di esser tali quando un uomo diventato donna partorirà e una donna diventata uomo potrà concepire un figlio senza ricorrere ad espedienti alla Frankenstein.

Insomma anche a sinistra c’è un bel po’ di gente a quanto pare che si è rotta i maroni di tutta questa propaganda ideologica pro gender, con la quale una infima minoranza ci sta prendendo tutti quanti in ostaggio, al punto da non poter più esternare un pensiero senza incappare nella loro inquisizione.

Intanto l’assessore Lenzi si è fatto intervistare ieri sul giornale cittadino piagnucolando scuse, dimostrando peraltro alla città nel modo più patetico che anche lui, come probabilmente la maggior parte dei suoi compagni, è disposta ad umiliarsi prostrato di fronte alla menzogna piuttosto che rinunciare alla poltrona.

 

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