Vivere cristianamente vuol dire seguire i comandamenti

Vivere cristianamente vuol dire seguire i comandamenti

di Don Ruggero Gorletti

SABATO DELLA VENTISEIESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal vangelo secondo Luca 10, 17-24

In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

COMMENTO

«Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». È la vittoria su Satana il motivo principale della gioia dei discepoli. E la frase successiva: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore» ci fa capire che la vittoria generale, definitiva su demonio è già avvenuta. A noi è chiesto solo di prenderne parte. Scegliere di stare dalla parte del vincitore: è questa la scelta del cristiano. Noi sappiamo che il male ha spazio in questo nostro mondo, nella nostra vita. Ma sappiamo che è già stato vinto da Gesù. Cercare di vivere cristianamente, di seguire i comandamenti, di avvicinarsi ai sacramenti bene e con frequenza, non è una scelta di persone deboli, che non hanno la forza e l’intelligenza per prendersi le cose belle che questa vita ci sa offrire. Ma è la scelta di persone libere e forti che sanno che, decidendo per Dio – anche quando costa rinuncia e sacrificio – scelgono il meglio di quello che la vita può offrire.

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