Esclusivo. Don Chimienti: “Erdogan è coerente. Certi cattolici hanno smarrito identità e dignità!”
“Santa Sofia ed Erdogan? Tanto rumore per nulla”.
E’ la sintesi che fa con Informazione Cattolica il noto sacerdote barese e filosofo don Michele Chimienti.
“Scusate, ma di che cosa vi sorprendete? Erdogan, dal suo punto di vista dei musulmani, è coerente e fa quello che ogni islamico farebbe. Siamo noi cattolici ad aver smarrito identità e dignità”.
Don Michele, Erdogan ha deciso che ad Istanbul Santa Sofia sarà moschea…
“Nella sua ottica ha ragione. Erdogan non è massone come Mustafa Kemal Atatürk, ma perfettamente islamico e, da califfo, interpreta il suo ruolo di successore di Maometto per sottomettere il mondo all’Islam, che non è solo religione, ma regime di spada. Soltanto chi non conosce l’Islam può meravigliarsi, ma quanto accaduto con Santa Sofia fa parte della storia e, a dirla tutta, avvenne in Spagna a parti invertite con la Piccola Moschea riconvertita al cattolicesimo dopo la riconquista”.
Nulla di sconvolgente…
“Assolutamente no e poi in Turchia i cristiani sono pochi”.
Il Papa ha protestato…
“Minimo sindacale”.
Dialogo con l’Islam?
“Il Signore non ci dice di dialogare, ma annunciare il Vangelo che non è proselitismo, come qualcuno afferma. In quanto all’Islam, non è una religione di pace, ma un connubio religione-stato-società che si impone con la forza e non con la misericordia, basta leggere il Corano. Piuttosto, siamo noi cristiani a dimenticare la forza della Verità e senza la Verità non esiste un dialogo vero. Insomma, basta col mito dell’Islam pacifico e misericordioso: è una balla. Sono cose che solo ignoranti e persone in mala fede credono. Semmai esistono singoli musulmani buoni”.
E il documento di Abu Dhabi?
“Cristo ci dice di condannare il peccato e rispettare il peccatore, ma se alla fine il peccatore non sente ragioni e non si ravvede, meglio che vada per la sua strada”.
Bruno Volpe