Cosa è successo nella Diocesi di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo?

Cosa è successo nella Diocesi di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo?

di Angelica La Rosa

NELLA DIOCESI DI SORA – CASSINO – AQUINO – PONTECORVO È SALTATA UNA ORDINAZIONE PRESBITERALE. I MOTIVI, SE CONFERMATI, SONO GRAVISSIMI

Anche il più disinformato tra i cattolici è consapevole del fatto che il diacono non può celebrare la consacrazione eucaristica, che è il momento fondamentale della Messa, sia ordinaria sia in occasione della celebrazione di un altro sacramento (battesimo, confermazione, matrimonio) o esequiale. E qualora lo facesse commetterebbe una profanazione contro il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia.

Evidentemente tutto ciò non è conosciuto nella Diocesi di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo, guidata dal Vescovo Monsignor Gerardo Antonazzo, in carica da poco più di un decennio.

Candidato all’ordine del presbiterato, Francesco Paolo Vennitti, diacono ordinato nel 2018, avrebbe dovuto ricevere la consacrazione sacerdotale lo scorso 6 Agosto 2024. Il giorno prima, tuttavia, lunedì 5 Agosto, è apparso un comunicato sul sito della suddetta Diocesi in cui si legge che: “L’Ordinazione presbiterale del diacono Francesco Paolo Vennitti prevista per martedì 6 agosto presso il Santuario della Madonna di Canneto è stata rinviata a data da destinarsi per motivi di salute”.

Tuttavia, diversi chierici da noi interpellati (che ci hanno chiesto di conservare l’anonimato) hanno riferito che dietro ci sia ben altro: uno scandalo che fa rabbrividire.

Il Vennitti è stato infatti ripreso in vesti sacerdotali (con la stola presbiterale) a concelebrare, ovviamente illecitamente e invalidamente, lo scorso 24 aprile 2024, la Messa nel Santuario di Fatima, precisamente nella Cappella delle Apparizioni con il vescovo di Arezzo Monsignor Migliavacca.

Non solo il travestimento da sacerdote, il Vennitti purtroppo avrebbe preso pienamente parte alla concelebrazione: sembra imporre le mani durante la consacrazione del pane e del vino recitando la formula consacratoria,  e ha anche letto la terza parte della preghiera eucaristica II. Sembrerebbe una vera e propria profanazione contro il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia, che purtroppo è possibile visionare con i propri occhi nel seguente link (dal minuto 23): https://youtu.be/4n4ljfAyxvA?si=c-WUeWXuQLqdETGI. Uno scandalo gravissimo.

Il Vescovo Antonazzo non ha minimamente fatto cenno a tutto ciò nel suo comunicato. È possibile che egli sia davvero all’oscuro di quello che è avvenuto? Eppure a Cassino e a Sora molti fedeli sono al corrente di tutto quello che è successo (basti notare le reazioni sotto il post del comunicato della diocesi, nonché alcuni commenti con preghiere di riparazione alla Santissima Eucaristia e un “ma chi vi crede”).

Se Antonazzo è stato all’oscuro fino ad adesso, cosa molto strana, è ora che parli apertamente e dica con chiarezza se per Vennitti si applicherà quanto previsto dal Canone 1379 del Codice di Diritto Canonico.

Ecco cosa dicono i suoi paragrafi:

§ 1. Incorre nella pena latae sententiae dell’interdetto, o, se chierico, anche della sospensione:

1º chi non elevato all’ordine sacerdotale attenta l’azione liturgica del Sacrificio eucaristico;

2º chi, al di fuori del caso di cui nel can. 1384, non potendo dare validamente l’assoluzione sacramentale, tenta d’impartirla oppure ascolta la confessione sacramentale.

§ 2. Nei casi di cui nel § 1, a seconda della gravità del delitto, possono essere aggiunte altre pene, non esclusa la scomunica.

§ 3. Sia colui che ha attentato il conferimento del sacro ordine ad una donna, sia la donna che ha attentato la recezione del sacro ordine, incorre nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica; inoltre il chierico può essere punito con la dimissione dallo stato clericale.

§ 4. Chi deliberatamente amministra un sacramento a colui al quale è proibito riceverlo, sia punito con la sospensione, alla quale possono essere aggiunte altre pene secondo il can. 1336 §§ 2-4.

§ 5. Chi, oltre ai casi di cui nei §§ 1-4 e nel can. 1384, simula di amministrare un sacramento, sia punito con giusta pena.

Al Vescovo Antonazzo chiediamo che chiarisca la situazione e spieghi le immagini, che ci sembrano inequivocabili, e che indìca la celebrazione di Sante Messe di riparazione in tutta la diocesi per il sacrilegio eucaristico perpetrato.

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Gravissimo sacrilegio peggio della simonia colui che pretende di Amministrare i sacri riti riservati esclusivamente ai sacerdoti senza essere investito di questo Sacramento che è l ORDINE SACRO