La fede non è “senza ragione”
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PER UNA PROFONDA COMPRENSIONE DEI RAPPORTI TRA FEDE E RAGIONE
La fede teologale è dono di Dio e “risposta” dell’uomo a Dio che si rivela. In quanto “risposta” è legata alla “conoscenza” di Dio, vi partecipa ed è capace di scelte eroiche fino all’accettazione del martirio.
La fede desidera conoscere Dio, oggetto del suo amore, e comprendere in profondità quanto Egli ha rivelato.
Così, la grazia dello Spirito illumina «gli occhi della mente» (Ef 1,18) di ogni credente per una “intelligenza viva” del disegno di Dio e del mistero rivelato in Cristo (cfr. CCC 158).
Tuttavia, essa non dipende dal fatto che le verità rivelate siano completamente chiare alla ragione naturale, ma si fida di Dio, radicandosi sull’autorità di Colui che non si inganna e non può ingannare (cfr. CCC 156).
Oltre alle conoscenze derivate dalla Rivelazione cristiana, la fede teologale si avvale di quelle naturali, riconoscendo l’esistenza di una “rivelazione cosmica” accessibile all’esperienza sensibile.
Infatti, in quanto atto della persona, la fede non è se stessa se non perché tiene conto di tutte le fonti e di tutte le forme di conoscenza che il soggetto ha giudicato“ragionevoli” [1].
Si tratta, però, di una conoscenza animata e formata dall’amore (fides a caritate formata), che procede dalla fiducia e genera fiducia, benché non si possa identificare con essa.
Avvalendosi del contributo dell’antropologia filosofica e della psicologia, la Teologia sostiene che proprio a partire dalla relazione esistente tra fede e fiducia, indispensabile per lo sviluppo di una personalità psichicamente sana, si possa comprendere come l’assenso della fede non sia affatto “un cieco moto dello spirito” (cfr. CCC 156). In altre parole, la fede non è senza ragione!
Inoltre, una corretta valutazione di tale rapporto da parte dell’antropologia filosofica, che non riduca la fede ad un “salto irragionevole”, potrà contribuire ad una profonda comprensione dei rapporti tra fede e ragione.
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[1] cfr. A. STAGLIANÒ, Ragione, in G. TANZELLA-NITTI e A. STRUMIA (a cura di), Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, Urbaniana University Press – Città Nuova, Roma 2002, p. 1178.