La consapevolezza dell’eternità

La consapevolezza dell’eternità

di Giuliva Di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA 

Giovedì 18 aprile 2024 

Gv 6, 44-51


In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Tutto l’episodio narrato nel capitolo 6 del vangelo di Giovanni ha un parallelo negli episodi connessi alla festa della pasqua, quelli della liberazione dall’Egitto e del tempo che il popolo vive nel deserto alla ricerca della terra promessa. E infatti il Discorso sul Pane di Vita, fatto nella sinagoga di Cafarnao, ha delle evidenti connessioni col capitolo 16 del libro dell’Esodo, quello in cui si parla della Manna. In sintesi è come se Gesù volesse mostrare che la Pasqua non è solo il passaggio dalla schiavitù alla libertà del popolo ebraico, ma, è il passaggio dalla morte alla vita vera nella fede.

Sappiamo che  i primi cristiani realizzavano nel rito del Battesimo questo passaggio nella vita nuova perché era nel Battesimo la notte di pasqua che, dopo l’immersione e l’unzione, mangiavano insieme a tutti gli altri battezzati il Pane della vita.

Allora il Vangelo ci conferma che  celebrare la Pasqua è entrare in una nuova vita, quella che realizza l’eternità e possiamo viverla ogni giorno, per fede, attraverso il pane vero che ci sostiene su questa terra. Per questo Gesù ci dice che chi crede ha la vita eterna. Non “avrà“, ma “ha“, perché chi crede sa che l’eternità è già oggi, in tutte quelle situazioni in cui scegliamo di implicarci totalmente. 

Preghiamo perché dovunque questo Vangelo sia annunciato oggi possa nascere nei cuori la consapevolezza dell’eternità che è racchiusa nella nostra esistenza, grazie alla carne di Gesù, offerta “per la vita del mondo“.

Questo annuncio del Vangelo oggi ci rallegri il cuore e ci porti a ricevere il pane di vita eterna presente nella Parola di Dio e nei sacramenti della Chiesa.

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