Padre Livio (Radio Maria), Medjugorje e Putin…
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UNA RIFLESSIONE SUI RECENTI COMMENTI DEL FONDATORE DI RADIO MARIA
Voglio commentare il commento di Padre Livio su Radio Maria in occasione del messaggio da Medjugorje del 18 marzo.
Lo faccio non per denigrarlo, non per metterlo in cattiva luce ma solo perché gli voglio bene, perché in più di trent’anni è stato per me un faro, mi ha aiutato a scoprire meglio la mia fede, a viverla diversamente da prima, insomma, come tanti gli devo molto.
Ora, va bene tutto, va bene aspettarsi di capire e vedere che cosa dirà la Madonna nel tempo dei 10 segreti, va bene averne piene le scatole della situazione internazionale e avere voglia che arrivi ciò che la Madonna promise a Fatima, ma c’è un limite, non si può dare ai messaggi mariani una chiave di lettura che per forza debba essere ricondotta al proprio pensiero, casomai, se si crede che i messaggi di Medjugorje siano “veri”, e io ci credo, bisogna adattare il proprio pensiero e le proprie opinioni ad essi, non viceversa.
Questo è il messaggio annuale del 18 marzo ricevuto da Mirjana:
“Cari Figli, per l’amore misericordioso di Dio sono con voi. E per questo, come Madre, vi invito a credere nell’amore. L’amore che è comunione con mio Figlio. Con l’amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori affinché conoscano mio Figlio e lo amino. Figli miei l’amore fa sì che mio Figlio con la sua grazia illumini i vostri cuori, cresca in voi e vi dia la pace. Figli miei, se vivete l’amore, se vivete mio Figlio avrete la pace e sarete felici. Nell’amore è la vittoria. Vi ringrazio”.
Credo di averlo letto molto bene, è “facile”, non c’è bisogno di interpreti. Leggo invece con grande imbarazzo, e oltre a leggere ho ascoltato parte dell’editoriale di Padre Livio di stamattina, che secondo lui le parole della Madonna sono a dir poco straordinarie, cioè fuori dall’ordinario contenuto nella quasi totalità dei suoi messaggi dal 1981 a oggi.
Il 18 marzo la Madonna ha svelato il piano di Satana. Ma dove ha letto Padre Livio questa cosa? “Se vivete mio Figlio avrete la pace e sarete felici…”. Dov’è la guerra in Ucraina? Dove sono nascoste le elezioni in Russia dei giorni scorsi? Dov’è Putin? Ovviamente nel commento anche oggi non manca l’accusa a quei cattolici che definisce putiniani solo perché non concordano con la sua analisi. Anzi, ribadisce pure che questi putiniani sono tutti cattolici tradizionalisti che odiano il Papa e pure i suoi predecessori. È vero che ci sono diversi cattolici che non riconoscono Francesco e nemmeno coloro che l’hanno preceduto, facendo una confusione enorme e fingendo di ignorare che chi non è con Pietro non è cristiano, ma ammesso che chiunque non è d’accordo con Padre Livio sia un nemico della Chiesa, mi piacerebbe chiedergli come giudica ciò che Papa Francesco affermò sulla guerra in Ucraina: “Forse «l’abbaiare della Nato alla porta della Russia» ha indotto il capo del Cremlino a reagire male e a scatenare il conflitto. «Un’ira che non so dire se sia stata provocata — si interroga —, ma facilitata forse sì»”.
Ho riportato lo stralcio di un’intervista a Papa Francesco presa dal sito del Corriere. Papa Francesco che disse pure: “Ma il pericolo è che vediamo solo questo, che è mostruoso, e non vediamo l’intero dramma che si sta svolgendo dietro questa guerra, che è stata forse in qualche modo o provocata o non impedita”…
Qualcuno può dirmi a questo punto: ma lei è a favore di Putin? No, non lo sono. Sarebbe semplicistico ed errato affermare una cosa del genere. Sono semplicemente contrario a ridurre la complessità alla distinzione tra i buoni e i cattivi, senza ragionare su radici e interessi, che sono molto complessi”… “Devo pure aggiungere che quello che sta succedendo ora in Ucraina noi lo vediamo così perché è più vicino a noi e tocca di più la nostra sensibilità. Ma ci sono altri Paesi lontani – pensiamo ad alcune zone dell’Africa, al nord della Nigeria, al nord del Congo – dove la guerra è ancora in corso e nessuno se ne cura”.
Quindi il Papa dice che non ci sono buoni contro cattivi, che la situazione è complessa e che ci sono altre guerre che facciamo finta di non vedere perché sono lontane da noi. Che dire? Mi piacerebbe chiederlo a Padre Livio, fermo restando che nessuno giustifica i deliri di Kirill, nessuno giustifica l’uso della forza, il vero problema, se si vuole uscire da una guerra o per lo meno, visto che non possiamo fare altro, abbozzare delle analisi oneste per capire come potrà finire, è cercare la verità senza lasciarsi prendere dal tifo e dalle conclusioni di pancia.
Perché, questo non lo penso solo io ma gran parte di coloro che non condividono l’analisi di Padre Livio, continuando sulla strada intrapresa si rischia di gettare discredito sulle apparizioni mariane a Medjugorje, di gridare al lupo al lupo in assenza del “vero” lupo, cosicché quando arriverà davvero nessuno “scapperà”, come ammoniva Esopo nella sua splendida paradigmatica fiaba. E si rischia pure di non comprendere che il vero pericolo per la Chiesa non viene solo da est ma soprattutto da ovest e in gran parte dal suo interno, non dico dal Papa ma sicuramente da quella parte di clero che sta lavorando ai fianchi il popolo di Dio spingendolo gradualmente sulla strada dell’apostasia.