La Francia ha toccato il fondo. È diventato uno stato totalitario
di Angelica La Rosa
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L’ABORTO È STATO INSERITO IN COSTITUZIONE
Mons. Michel Aupetit, arcivescovo emerito di Parigi, che ha presentato le sue dimissioni ed è stato accettato dal Papa a causa di un’accusa di comportamento inappropriato con una donna poi rivelatasi falsa, ha reagito con forza all’inclusione dell’aborto come diritto nella Costituzione francese, approvata ieri dal Senato francese.
“L’aborto è imposto dalla Costituzione. È stata respinta la clausola di coscienza per i medici. La legge prevale sulla coscienza. La Francia ha toccato il fondo. È diventato uno stato totalitario”.
Sono queste le parole dell’arcivescovo emerito di Parigi, Michel Aupetit, dopo l’approvazione del Senato francese dell’inclusione del diritto all’aborto nella Costituzione con 267 voti favorevoli e 50 contrari, sostenendo il testo votato dall’Assemblea nazionale il 30 gennaio scorso.
Il prossimo incontro tra deputati e senatori si terrà lunedì a Versailles in un congresso congiunto dove verrà modificata la Magna Carta e sarà inclusa questa riforma costituzionale.
Prima di diventare sacerdote, il presule ha esercitato la medicina per 21 anni. Già allora da medico, difese con fermezza il diritto alla vita dei nascituri e il diritto dei medici a esprimere liberamente la propria opinione in merito. Per questo critica chiaramente i tentativi di privare i medici dell’obiezione di coscienza nei casi di aborto.
Mons. Aupetit sottolinea che una società che elimina l’obiezione di coscienza diventa una dittatura. Ammette che anche lui stesso, come medico, ne ha fatto uso. Allo stesso tempo, ritiene che i suoi colleghi in campo medico reagiranno con forza a qualsiasi tentativo di privarli di questo diritto.