Santa Lucia e le monache agostiniane di clausura de L’Aquila

Santa Lucia e le monache agostiniane di clausura de L’Aquila

di Sabrina Giangrande

LA TRADIZIONE PLURISECOLARE RELIGIOSA DI SANTA LUCIA SI RINNOVA NEL MONASTERO AGOSTINIANO SANT’AMICO

Il 13 dicembre è il giorno dell’anno in cui il sole tramonta prima, ma è il giorno della santa della Luce: Lucia. Martire cristiana morta a Siracusa durante le persecuzioni di Diocleziano. Il nome della Santa, evoca la luce e per questo motivo è invocata come protettrice degli occhi e della vista.

Santa Lucia viene venerata ovunque, anzitutto con celebrazioni religiose. Le monache Agostiniane di clausura dell’Aquila, anche quest’anno, rinnovano il rituale e plurisecolare appuntamento, che non si è mai interrotto, in onore di Santa Lucia, attraverso le celebrazioni della Santa Messa che si svolgeranno nella giornata di mercoledì 13 dicembre prossimo, nella chiesa del Monastero delle Agostiniane, sita in piazza Sant’Amico all’Aquila, con il seguente orario: alle ore 7:30; – alle ore 9:00; – alle ore 10:00; – alle ore 11:00; – alle ore 12:00; – alle ore 16:00; – alle 18:00.

Il monastero di S. Amico delle monache agostiniane ha una struttura esterna medievale fondata, come da documenti d’archivio, nel 1373 su una proprietà vaticana donata alle monache. All’esterno ci sono due portali in pietra di cui uno a timpano curvilineo del ‘600, l’altro d’ingresso all’atrio prospiciente la chiesa del ‘700.

La chiesa costituisce un prezioso esempio giunto integro fino ad oggi di chiesa seicentesca non avendo subito importanti danni dal terremoto del 1703; fu rinnovata per l’opera della badessa Maria Teresa Ciampella conservando la struttura rettangolare esterna e modificando il presbiterio con una struttura a quattro piloni che formano un quadrato con archi di raccordo e con cupola di copertura. Sulle pareti laterali archeggiature e intercolumni disegnano finte cappelle. Belle le decorazioni in stucchi con motivi floreali e nastri e il passaggio con arco trionfale dall’aula al presbiterio. Da ammirare la Madonna della neve attribuita a Giovanni da Lucoli, la Madonna con Bambino del Delitio e altre tele di pregio del Cesura e del Giordano.

All’esterno l’atrio, con bei porticati e con i portali esterno e interno del monastero, è stato costruito ad inizio ‘700; sulla facciata della chiesa è da ammirare nella lunetta del portale l’affresco Madonna con Bambino risalente al 1381 ( la data è stata riportata alla luce nell’ultimo restauro) e all’interno (non visitabile trattandosi di monache di clausura) sono stati riportati alla luce preziosi affreschi tra cui una Crocefissione.

 

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