Gurrado: “Abbiamo tante opere sacre di scarso livello perchè manca la dimensione verticale”
di Bruno Volpe
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MI HANNO PROPOSTO DI PORTARE IL VITO GURRADO MUSEUM A CHICAGO
L’artista Vito Gurrado ha da poco regalato a Papa Francesco una sua creazione in argento: un pastorale di San Nicola entrata nella collezione privata del Vaticano.
Gurrado è un disegnatore di moda, in particolare di gioielli e di microsculture indossabili dalla donne. Ha fondato a Bari il Vito Gurrado Museum, una esposizione itinerante di sue opere presente in due istituti di credito e presso il lussuoso Hotel delle Nazioni.
Dopo il recente fashion event organizzato con successo da Marina Corazziari a Bari, un buyer americano, colpito dalle creazioni di Gurrado, gli ha proposto di portare il Vito Gurrado Museum a Chicago.
“Sono un artista poliedrico. Mi definisco scultore, pittore di arte moderna e contemporanea e fashion designer. Disegno gioielli artistici, o meglio microsculture personalizzate in materiale prezioso. Trasformo la materia sino a farla diventare gioiello. Insomma, sono una specie di alchimista della materia. Solitamente utilizzo argento e bronzo”, dice Gurrado ad Informazione Cattolica.
Quando è iniziata la sua carriera?
“Dal 1993, quando fui notato ed apprezzato da un ottimo e compianto critico di arte, Lello Spinelli”.
Lei è particolarmente esperto di raffinata ed eccellente arte sacra, ormai di casa in Vaticano…
“Da poco, due o tre mesi, ho realizzato a donato in udienza privata a Papa Francesco un pastorale di San Nicola in argento che il pontefice ha apprezzato. L’ opera è stata aggiunta alla collezione privata del Vaticano, come altre due mie, in particolare una che rappresenta un angelo”.
L’arte sacra in Italia non vive un momento di splendore, perchè?
“Ritengo che dipenda dal fatto, spiacevole, che vi sia poco o scarso senso del sacro e del trascendente. Al contrario, penso che la fede serva e a me personalmente è di enorme aiuto, mi ispira. E’ bello lasciarsi portare dallo Spirito Santo nelle produzioni artistiche. Non parlo naturalmente per tutti o per gli altri, tuttavia penso che credere sia utile e dona quel qualcosa in più. Oggi abbiamo tante opere sacre di livello non particolarmente eccelso proprio perchè manca la dimensione verticale o anche per una committenza non sempre all’ altezza del compito e competente. Questo è un bel problema”.
Insomma, uno dei problemi è la committenza come hanno detto in interviste Giovanni Gasparro e Bonito Oliva…
“Hanno ragione. Se la committenza non ha le idee chiare o peggio ancora non crede, sceglie artisti che non hanno fede e allora sorge il cortocircuito, opere di dubbio gusto e di basso profilo”.
Icone orientali russo bizantine, che ne pensa?
“A me piacciono. Non sono nel mio repertorio principale, tuttavia apprezzo la fede che spinge gli iconografi a creare queste vere perle di bellezza e spiritualità. Comunque se ci fate caso e con attenzione, vedrete che nelle mie creazioni talvolta, uso l’icona, sono presenti nelle mie opere”.