Israele-Hamas e un Presidente guerrafondaio (oltreocèano)
di Gian Piero Bonfanti
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USCIREMO DA QUESTO DISASTRO INTERNAZIONALE?
Il mondo sembra impazzito ed è evidente che non ci sia più nessuno che tenga le redini del “gioco”. Se osserviamo quanto sta accadendo sul piano geopolitico mondiale ci possiamo rendere conto che i rapporti tra i vari paesi stanno sempre più schizzando come delle schegge impazzite. Ciò che maggiormente preoccupa però è il fatto che non ci sia una vera e propria volontà diplomatica di risolvere i conflitti o le controversie internazionali.
Stiamo assistendo ogni giorno sempre più ad un aumento dei contrasti tra i vari paesi nel mondo e non esistono più entità superiori super partes che possano redimere le questioni pacificamente. Questo lo si evince anche da come la popolazione reagisce a ciò che accade nel mondo. Dibattiti e manifestazioni pro o contro ciò che sta accadendo nella striscia di Gaza hanno sostituito l’oggetto del dibattito che riguardava l’Ucraina, ma il risultato non cambia.
Si evince una enorme spaccatura tra la gente, con il risultato che sarà sempre più pericoloso poter esporre le proprie opinioni senza suscitare l’ira di qualcun altro che si erge a paladino dei diritti umani.
Il vero problema è che stiamo pagando una vera e propria carenza di politica pacifica internazionale, che ha preso l’avvento da quando negli USA è cambiato repentinamente il vertice, sostituendo un presidente che non ha mai partecipato ad un conflitto durante il suo mandato, con un presidente guerrafondaio che chiaramente ha arricchito le casse dello stato svuotando arsenali per partecipare o fomentare guerre in tutto il mondo.
Cosa se ne facevano gli Stati Uniti di un presidente pacifista? Cosa se ne facevano di Trump i suoi stessi repubblicani che hanno interessi nell’ industria bellica? Cosa se ne faceva il resto del mondo al quale lo “strampalato” presidente col ciuffo biondo è stato dipinto come un delinquente fuori di testa?
Ebbene, oggi è ormai evidente ciò che abbiamo sempre detto negli ultimi anni, oggi è oramai chiaro che il mondo è stanco delle politiche imperialiste e belligeranti dello “Zio Sam”.
Oggi nello scacchiere internazionale non si vedono brevi vie d’uscita, stiamo vivendo un vero disastro. Assistiamo ad un logorante aumento del dissenso popolare con una conseguente diminuzione della soglia di sicurezza, e questo lo sentiamo sulla nostra pelle. Subiamo la tragica narrazione di eventi terrificanti e c’è chi ci lucra mostrando macabre immagini e organizzando salottini da radio e TV spazzatura.
La NATO a gennaio 2024 dovrà sicuramente adottare nuove linee politiche-economiche visto l’ingresso di paesi strategicamente importanti nei BRICS, il nuovo blocco multipolare che sta indebolendo il monopolio della moneta americana.
Noi come InFormazione Cattolica l’abbiamo sempre detto che ci saremmo dovuti aspettare un disastro di politica internazionale nel periodo post Trump, ed oggi alla luce di quanto fatto dal successore democratico Joe Biden, possiamo tranquillamente affermare che peggio non poteva andare.
Auspichiamo quindi che le elezioni presidenziali americane del 2024 possano riportare un presidente che abbia di mira una stabilità politica mondiale, possa essere un ritorno di Donald Trump o qualcun altro che non abbia mire espansionistiche, anche se ad oggi non sembra vi siano altri candidati interessanti.
Di sicuro, proseguire sulla strada attuale non può fare altro che portarci sempre più in fondo al baratro.