Una santa invadenza nei confronti di Dio Padre
di Giuliva di Berardino
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IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA
Lc 11, 5-13
In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Oggi il Vangelo ci richiama a una santa invadenza nei confronti di Dio Padre. L’insegnamento di Gesù ai suoi discepoli, attraverso questa parabola che vede come protagonisti due amici, uno che si trova nel bisogno e l’altro che si sente costretto ad aiutarlo, Gesù ci rimanda immediatamente al nostro rapporto col Padre. Dalle sue parole, soprattutto quelle che costituiscono la conclusione della parabola, Gesù ci mostra che Dio Padre sa di cosa abbiamo davvero bisogno. Se abbiamo bisogno di un uovo, non ci darà uno scorpione, cioè non ci tradisce, non ci inganna. Ho sentito dire che lo scorpione sa assumere una posizione che assomiglia a quella dell’uovo, quando si ritira e si sente minacciato. Se uno prende in mano una serpe afferra qualcosa di simile a un pesce, qualcosa di viscido, e se prende in mano un uovo chiude la mano e, se non fa attenzione, potrebbe afferrare uno scorpione, senza rendersene conto. Ecco allora cose ci vuole dire Gesù: se un padre terreno si trovasse mai in questo fraintendimento, preso dalla fretta di aiutare il figlio o dalla premura di soddisfare nell’immediato il suo bisogno, Dio Padre non si troverà mai in questa situazione perché non potrà mai trovarsi in questa sorta di inganno. Il Padre conosce veramente i bisogni di tutti noi, e sa che la vera e sola cosa di cui tutti abbiamo bisogno è lo Spirito Santo. Allora oggi chiediamo al Padre il dono del Suo Santo Spirito per poter vivere davvero l’amicizia, nella fiducia. Buona giornata!