C’è una vera emergenza suicidi
di Jacopo Coghe*
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LE ISTITUZIONI HANNO IL DOVERE DI SALVARE VITE, NON DI UCCIDERE
C’è una vera e propria emergenza, in Italia e all’estero, sui suicidi. Dati drammatici parlano di un suicidio ogni 16 ore in Italia nel solo 2022 e, nei primi sei mesi di quest’anno sono state oltre 3.700 le richieste d’aiuto per gestire pensieri suicidari, il 37% in più rispetto all’anno prima. Un vero e proprio boom che colpisce soprattutto i giovani, anche under 18.
Si tratta di statistiche drammatiche confermate anche, purtroppo, dagli Stati Uniti, dove solo nel 2022 addirittura 49.500 persone si sono tolte la vita, un numero senza precedenti nella storia.
Bisognerebbe riflettere su questa emergenza nazionale ed essere un monito per istituzioni, politica ed enti sanitari – pensiamo alle Asl – che dovrebbero aiutare e stare accanto a chi soffre, non assecondare la disperazione e procurare la morte, per poi ipocritamente voler combattere i pensieri suicidari.
Se fossimo in Paesi come l’Olanda, infatti, le migliaia di richieste di aiuto si potrebbero tradurre in suicidio assistito o eutanasia, con la sola scusa che chiunque può ricevere la morte se lo desidera, anche per depressione, sofferenza psicologica o fisica.
L’Italia non può permettersi di cadere in questo baratro di morte. Pensiamo inoltre ad anziani, fragili e malati, anche terminali: l’unica strada umana da percorrere non è quella di eliminare chi soffre, ma di alleviare le sofferenze mettendo davvero in pratica la legge 38/2010 sulle cure palliative.
* Portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus