Tre questioni sull’afroamericana incinta uccisa dalla polizia in Ohio
di Stefano Adrianopoli
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LE VITTIME SONO DUE, PERCHÉ LA DONNA ERA INCINTA
Le immagini della donna afroamericana incinta uccisa dalla polizia in Ohio rischiano di sollevare per l’ennesima volta almeno due o tre discussioni.
Si tratta di duplice omicidio, perché ogni aborto è un omicidio.
La seconda questione è la colpevolezza o non colpevolezza delle forze dell’ordine. Siamo ammiratori delle forze dell’ordine, la colpa si valuta a livello personale, ogni generalizzazione, anche su base nazionale, è nella stragrande maggioranza dei casi fuorviante e spesso ideologica.
La terza questione riguarda il se vi sia o meno un problema di razzismo negli Usa o nella polizia Usa. Non siamo mai stato negli Usa, abbiamo conoscenze normali di quel Paese, quelle che hanno gli europei che si informano.
Crediamo che la stragrandemaggioranza dei problemi che la polizia ha con la popolazione afroamericana non dipenda un odio o una rabbia che la polizia bianca ha verso il colore nero della pelle, ma da un’associazione che molti fanno tra colore della pelle, qualche atteggiamento tipico verbale e della mimica e potenzialità di devianza, che in America è quasi bagaglio di cultura comune e che mette in allarme in situazioni concitate. E questo va anche peggiorando, a causa dell’epidemia di droghe spazzatura che devasta gli States.