La Gnosi e due ricorrenti errori

La Gnosi e due ricorrenti errori

di Martino Mora 

UNA RIFLESSIONE SULLA GNOSI


La Gnosi è ormai una notte in cui tutte le vacche sono nere.

Non c’è ormai un solo fenomeno contemporaneo che nel mondo cattolico “conservatore” (e a volte anche “conservatore” non cattolico) non venga interpretato con questa etichetta.

La vera “Gnosi”, cioè la conoscenza esoterica per “iniziati” – che la ritengono superiore tanto alla fede cristiana quanto alle credenze della ragione naturale – è un fenomeno evidentemente legato all’esoterismo, di cui è di fatto sinonimo.

Al contempo, però, di esoterismi ve ne sono tanti, spesso contraddittori tra loro, che di fatto hanno in comune solo la pretesa di concepire la salvezza, o la “liberazione” senza la Grazia. Negano il peccato originale e a Cristo sostituiscono una presunta sapienza per pochi eletti, ma questa “sapienza “si identifica nelle credenze più diverse e contraddittorie.

Perciò per chi tratta di Gnosi sono sempre ricorrenti due errori. Il primo (al quale non fu estraneo Eric Voegelin) è identificare come “gnostici” fenomeni ideologici moderni e secolari, che dalla vera Gnosi possono essere al massimo derivati indirettamente, come credenze secolarizzate.

Seguendo questo filone e andando ancora oltre Voegelin, tutto diventa “gnosi”. Siamo arrivati al punto che un noto giornalista, parlando di “Gnosi”, ha citato persino San Paolo. Se persino Paolo diventa “gnostico”, siamo al regno dell’assurdo. Questo è l’errore per estensione. Ogni cosa diventa “Gnosi”.

Il secondo errore (al quale non fu estraneo Augusto Del Noce) è al contrario per riduzione. Consiste nell’identificare un determinato tipo di Gnosi (nel caso di Del Noce lo Gnosticismo dualista pseudo cristiano dei primi secoli) con tutta la Gnosi, cioè con tutto l’esoterismo. La stesso errore vale per coloro che identificano tutta la Cabala (che è un altro tipo di Gnosi) con la Cabala sabbatiana e frankista, anti-nomica, che ne è solo una versione. Oppure coloro che riducono tutta la Gnosi alla sola Cabala (che ne è una parte importante) dimenticando il Sufismo, l’ermetismo, ecc.

Così anche l’occultismo (nelle sua diverse forme) non è tutta la Gnosi, ma una sua derivazione moderna, prevalentemente massonica. Alcuni esoteristi rifiutano con sdegno la definizione di “occultisti”.

E così anche il satanismo, in quanto tenebroso occultismo magico, è una forma di Gnosi, la più ingannatoria e ripugnante di tutte, l’estremizzazione della “via della mano sinistra”. Ma non per questo tutti gli gnostici, e nemmeno tutti i massoni, sono satanisti. Solo una parte della Gnosi è esplicitamente luciferiana, anche se sembra affermarsi sempre di più.

Bisogna sapere distinguere, che non significa certo approvare. Distinguere tra dottrine diverse, errori diversi, conseguenze diverse. Usciamo alla notte in cui tutte le vacche sono nere. Anche perché se tutto diventa Gnosi, alla fine nulla lo è più per davvero.

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Affermazione pericolosa: non tutti i massoni sono satanisti. Il loro dio è satana, per tutti i massoni. Ce ne sono di inconsapevoli, ma questo non cambia nulla.
Tobia