La perdita delle nostre radici sarà la fine della civiltà Occidentale
di Antonella Paniccia
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GESÙ INVITAVA A TORNARE BAMBINI. DENTRO DI NOI, NEL NOSTRO CUORE, NELL’ANIMA. QUESTO SIGNIFICAVA CHIEDERE ALL’UOMO, AD OGNI PERSONA, PUREZZA DI SENTIMENTI E SINCERITÀ DI COMPORTAMENTI. ALTRO CHE EDUCAZIONE ALLA MASTURBAZIONE A SCUOLA
Ho letto che la verità va gridata sui tetti. Ed io grido… nessuno potrà dire di non aver sentito. Qui si è superato quanto aveva detto Santa Caterina da Siena: “Avete taciuto abbastanza!”. Altro che taciuto. Noi “cristiani” siamo diventati tombe, muti, silenti, inerti. In pratica siamo morti. Abbiamo timore di dire ciò che è sempre stato naturale, abbiamo sconvolto le nostre stesse esistenze per dimostrare al mondo quanto siamo bravi ad essere “del mondo”, quanto siamo comprensivi nell’accogliere l’altrui pensiero, quello che oggi viene elegantemente definito “diversità”. Sì, si può essere diversi, liberi di esserlo, di essere compresi ed accettati come tali. Ma non si deve, e non si può, imporre ad alcuno il proprio diverso pensiero. Così come anch’io, oggi, mi assumo la libertà di sentirmi “non diversa” secondo certi canoni che si vogliono asserire. Perché sono inguaribilmente attaccata alla mia origine di figlia, ho nostalgia infinita di una mamma e di un papà, sono felice di essere nata e di non essere stata abortita, felice di aver educato con gioia mille e mille bambini che mi hanno ricambiata con la spontaneità del loro affetto quando, oltre ogni disciplina, raccontavo loro ciò che, forse, nessuno osava dire: che c’è un tizio, tremendamente bello, infinitamente bravo, straordinariamente buono, che amava i bambini così tanto da metterli al centro della vita, un Tizio che ci aveva dato il lasciapassare per la vita eterna proprio attraverso i bambini…”Se non tornerete come bambini…”. Era questo il paradigma di Gesù: tornare bambini. Dentro di noi, nel nostro cuore, nell’anima. Questo significava chiedere all’uomo, ad ogni persona, purezza di sentimenti e sincerità di comportamenti. Altro che educazione alla masturbazione a scuola. Non sono impazzita, guardate qui…
Altro che scegliere cosa voglio essere, maschio o femmina. Noi siamo quello che siamo al momento della nascita. Non l’abbiamo deciso noi, semplicemente perché non ci spetta di farlo. Siamo stati voluti, pensati da un pensiero divino già prima di formarci nel grembo materno. Non l’ho detto io, è scritto nella Bibbia: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato». (Ger 1,5)
Altro che sentirsi buoni e compassionevoli, se qualcuno soffre, e decidere di togliergli la vita con l’eutanasia (ammazzarlo) per non farlo soffrire. Questa è una Menzogna. Voi non diminuite alcuna sofferenza: gli togliete solo la possibilità della salvezza eterna, quella possibilità che è concessa ad ognuno di noi di salvare la nostra anima, anche un secondo prima della morte.
Continuate a leggermi ora solo se siete cristiani.
Solo il cristiano sa, infatti, che la sua sofferenza può non essere sterile, inutile, se accettata e offerta per la propria e altrui salvezza. Ce l’ha insegnato qualcuno che l’ha accettata fino all’ultima stilla, che – pur Innocente – dopo l’immane sofferenza della flagellazione, dopo l’imposizione di una corona di lunghe spine acuminate sul capo, camminando fra il disprezzo e gli sputi di quanti ingiustamente lo accusavano e infierivano su di lui, portando la croce sulle sue carni lacerate, come un agnello mansueto si è disteso su quella stessa Croce, si è lasciato inchiodare mani e piedi (pensate soltanto se mai vi siete dati una martellata su un dito), si è lasciato crocifiggere pur avendo avuto Egli stesso il potere di distruggere il mondo intero se solo l’avesse voluto.
Ma ciò che voleva Gesù era ben altro: voleva la nostra salvezza e gli è costata la Croce. Il prezzo della nostra salvezza. La Croce. Non simbolo di morte, bensì di Resurrezione, perché Gesù è risorto. Egli è “Il Risorto”, non ve ne sono altri. Ha sconfitto la morte. Egli è la Vita. Ecco perché oggi quella Croce si vuole abbatterla. Perché ci ricorda che con essa siamo stati salvati. Tutti. Se solo lo desideriamo. Se solo accettiamo di dire che “Gesù è il Signore”. Perché Gesù è Re! È potente, è Dio! È immortale!
Oggi abbiamo abolito “mamma e papà”, eliminato “maschio e femmina”, sdoganato una diseducazione sessuale per i bambini a scuola, idolatrato la difesa dell’ambiente e degli animali, trasformato in diritto l’uccisione dei bambini nel grembo materno, esaltato la compravendita di bambini appena nati e la manipolazione embrionale, consentito “la dolce morte” velenosa per anziani e ammalati (in alcuni paesi anche per i bambini)…
Cosa ci resta? C’è una ultima ancora di salvezza: la Croce! Volete togliere anche quella? Allora si sarà realizzata la tremenda profezia di Papa Benedetto: “La perdita delle nostre radici sarà la fine della civiltà Occidentale”.