“Le testate locali siano tesoro di identità, tradizione, storia e anche di un modo di vivere non omologato”

“Le testate locali siano tesoro di identità, tradizione, storia e anche di un modo di vivere non omologato”

a cura della Redazione

ROBERTA METSOLA (PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO) AL MEETING DEI GIORNALISTI: “L’EUROPA VALE LA PENA, VALE IL VOSTRO TEMPO, LA VOSTRA ENERGIA, LA VOSTRA CONVINZIONE”

“Voglio rivolgere un pensiero al nostro amico e collega David Maria Sassoli. David, che tanto si è speso per avvicinare il Parlamento Europeo ai suoi cittadini, ha fatto della prossimità un principio come giornalista e come politico. David diceva che l’Europa deve ritrovare l’orgoglio ed essere un modello di democrazia, di libertà e di prosperità. Diceva che l’Europa dev’essere speranza anche per chi è al di là delle nostre frontiere. Queste sue parole oggi sono più attuali che mai. La nostra Europa non è un’entità lontana, le nostre differenze e la nostra capacità di unirci sono ciò che ci rende forti. Lo abbiamo dimostrato durante la pandemia e lo stiamo dimostrando oggi schierandoci al fianco dell’Ucraina. Una parte fondamentale del mio mandato da presidente del Parlamento Europeo è quella di parlare con i cittadini: nelle città, nei Comuni, nelle scuole di tutta l’Unione. Si tratta di ascoltare e imparare dai cittadini europei come far funzionare l’Europa per loro. Noi contiamo anche sul vostro aiuto, perché il giornalismo di prossimità può essere parte di questa grande sfida. Siate promotori di un giornalismo che va incontro alla gente, spiegando soprattutto ai giovani – che potranno votare per la prima volta l’anno prossimo – che nella nostra Europa contano la grandezza delle idee e la fermezza delle convinzioni. L’Europa vale la pena, vale il vostro tempo, la vostra energia, la vostra convinzione. Vale le frustrazioni che a volte provoca. Ma non lasciate che nessuno vi convinca del contrario. La nostra Unione Europea non è perfetta, ma possiamo migliorarla e dobbiamo lottare per essa, andando a votare e convincendo anche i nostri amici e la nostra famiglia a farlo. Continuate a credere nella promessa dell’Europa”.

È questo il saluto che la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha rivolto a tutti i partecipanti al X Meeting Nazionale dei Giornalisti, che si è tenuto dall’8 al 10 giugno nelle Marche, tra Grottammare e Ascoli Piceno, sul tema “Giornalismo di prossimità”.

Mauro Ungaro, Presidente della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici (circa 200 giornali associati), che ha sostenuto fortemente l’iniziativa, ha dichiarato: “Dobbiamo evitare, come afferma Papa Francesco, il ‘duologo’ e far sì che ci sia un vero ‘ascolto del territorio’ attraverso la professione che svolgiamo”.

Numerosi gli ospiti intervenuti durante i tre giorni del Meeting. Ad aprire i lavori, giovedì 8 giugno a Grottammare, è stato il Cardinale Mauro Piacenza, Presidente Internazionale di “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, il quale ha posto l’attenzione sul tema della prossimità della Chiesa nei confronti dei cristiani perseguitati nel mondo: “La persecuzione dei cristiani nel mondo prosegue ed incrementa. Raccontare e informare su quanto accade in questo ambito significa anche esprimere prossimità, vicinanza e sostegno alle comunità cristiane vittime di persecuzione”.

Il giorno successivo gli ha fatto eco il Cardinale Louis Raphaël I Sako, Patriarca cattolico iracheno e Presidente dei Vescovi dell’Iraq: “Un tempo i cristiani erano oltre 1,5 milioni e oggi poco meno di 500mila. Ciò di cui hanno bisogno oggi i cristiani in Iraq e nel Medio Oriente è di essere ascoltati e rispettati. Non siamo cittadini di Serie B. La nostra vocazione è testimoniare la fede cristiana. Ma abbiamo bisogno di essere sempre più aiutati, ascoltati e accompagnati dalla Chiesa madre”.

Vincenzo Corrado, Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana ha ricordato l’esperienza del percorso sinodale italiano: “Il sinodo è crocevia fondamentale in un periodo epocale e dobbiamo quindi raccoglierne gli stimoli. Abbiamo colto un’esigenza di ritorno alle origini soprattutto in merito alla comunicazione ecclesiale che deve generare comunione: l’annuncio del Vangelo deve provocare una reazione, è fondamentale quindi svecchiare il linguaggio per centrare questo obiettivo; è inoltre necessario evitare di raccontare solo noi stessi, il nostro parlare deve essere dialogico”.

Il Ministro della Famiglia Eugenia Maria Roccella, intervenuta con un messaggio registrato, ha sottolineato da parte sua come “le testate locali siano tesoro di identità, tradizione, storia e anche di un modo di vivere non omologato, come quello delle grandi città”.

Di prossimità alle famiglie ed impegno per la natalità ha parlato invece Gigi De Palo, Presidente della “Fondazione per la natalità”: “È tempo di cambiare il modo di narrare la famiglia. Per tanti anni l’abbiamo descritta in modo angosciante, triste, noioso, ammuffito, grigio, come un peso da portare per tutta la vita. Ma chi vive in famiglia sa che non è tutto così e che c’è una bellezza che dobbiamo tornare a testimoniare”.

Di cosa significhi l’espressione “giornalismo di prossimità” ha parlato Mons. Gianpiero Palmieri, Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana e Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno: “La vicinanza alle ferite del nostro territorio, attraverso questo convegno, ci fa particolarmente grati agli organizzatori di questo Meeting realizzato nelle Marche: sapere che queste stesse ferite sono sotto gli occhi anche dei giornalisti, non ci fa sentire soli”.

A raccontare queste ferite è stato il Senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione post – sisma, il quale ha sottolineato come “la ricostruzione fisica e la riparazione sociale ed economica debbano andare di pari passo. Si tratta di applicare un principio di sinodalità – per usare un tema caro a Papa Francesco – che spinge tutti gli attori in campo a valutare e camminare insieme”.

Molto seguito ed apprezzato, sabato 10 giugno, l’intervento di Agnese Pini, Direttrice Responsabile di QN Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno. Intervistata su vari argomenti dal giornalista e professore della Pontificia Università della Santa Croce Giovanni Tridente, relativamente al tema delle intelligenze artificiali e del loro impatto sul giornalismo ha affermato: “Tutto quello che è nuovo ci fa paura. Ci spaventava il cellulare, ma ci faceva paura anche il fuoco! Il tema cruciale, quindi, non è la tecnologia in sé per sé, ma il fatto che lo sviluppo della tecnologia sia in mano ad aziende private che hanno un potere enorme. Questo fa paura, perché il limite del privato è economico, è il business, non è etico e morale”.

Al Meeting ha avuto spazio anche il racconto di prima mano dal fronte della guerra in Ucraina che non accenna a concludersi, dove a farne le spese sono molti civili. La toccante testimonianza di Nello Scavo, inviato di “Avvenire”, è giunta telefonicamente, mentre il giornalista era in viaggio con altri operatori dell’informazione tra la provincia di Kherson e la città portuale di Odessa. Scavo ha raccontato, come testimone diretto, le drammatiche conseguenze delle inondazioni dovute alla distruzione della diga di Nova Kakhovka, che hanno costretto centinaia di residenti a lasciare le proprie case. Ha poi condiviso con i presenti i timori per il rischio che ciascun inviato sul fronte di guerra corre ogni giorno pur di farsi “prossimo” alle vicende delle vittime. Un compito per nulla facile, che richiede molta lucidità, mentre si assiste a pochi passi da sé alla caduta delle bombe.

A concludere i lavori del Meeting è stato don Alberto Ravagnani, prete di 30 anni ed influencer molto popolare sui social. Raccontando della nascita e dello sviluppo dell’Associazione LabOratorium, di cui è ideatore e fondatore, il giovane sacerdote ha illustrato le sfide future della fede a cui la Chiesa è chiamata rispondere ed ha suggerito cinque strade da seguire: mettere Gesù al centro, far tornare i giovani protagonisti, curare le relazioni, introdurre linguaggi e dinamiche moderne, abitare bene i social. “In quest’epoca – ha detto il giovane sacerdote – per noi il prossimo è colui che è connesso con noi. I social non sono solo luoghi insidiosi e pieni di rischi, bensì anche spazi che offrono opportunità grandissime, spazi che possiamo abitare, decidendo noi come spenderci, come giocarci in questa relazione di prossimità. Se vogliamo raggiungere il mondo di oggi, allora dobbiamo essere disposti a cambiare i nostri piani, a modificare la rotta del nostro viaggio, a scomodarci, perché è solo così che noi oggi possiamo fare esperienza del Regno di Dio e possiamo farla fare anche agli altri”.

Sul futuro della Chiesa era intervenuto il primo giorno il sociologo dell’Università Lateranense Massimiliano Padula: “elaborare una riflessione sulla chiesa del futuro significa anzitutto comprendere lo scenario socio-culturale nel quale essa – come istituzione – è collocata. Significa, cioè, intercettare le variabili più urgenti della contemporaneità. Tra queste: l’incertezza, humana conditio che può destabilizzare una realtà, come quella ecclesiale, per troppo tempo fondata su certezze intoccabili. Una possibile via di gestione dell’incertezza ce la indica Papa Francesco quando ci sollecita a essere prossimi, attraverso l’ascolto autentico e la presenza feconda

Trag li altri intervenuti al Meeting: Alessandro Monteduro, Direttore “Aiuto alla Chiesa che Soffre – Italia”; Thierry Bonaventura, Communication Manager della Segreteria Generale del Sinodo; Cristiane Murray, Vicedirettrice della Sala Stampa della Santa Sede; Paolo Curtaz, Scrittore e teologo italiano; Vincenzo Varagona, Presidente UCSI; Marco Impagliazzo, Comunità di Sant’Egidio; Mariangela Campo, esperta di giornalismo costruttivo; Giancarlo Giuffrè, da anni nel mercato dell’Information Technology; Fabio Colagrande, Vicecoordinatore di Radio Vaticana.

Andrea Assenti, Consigliere della Regione Marche, ha commentato: “Siamo molto felici di aver accolto nella nostra Regione il X Meeting Nazionale dei Giornalisti che ha registrato la partecipazione di oltre 100 giornalisti provenienti da quasi tutte le Regioni Italiane, dalla Sicilia fino al Trentino, dalla Sardegna alla Valle d’Aosta, attraversando tutta la Penisola. Oltre ad aver avuto ospiti di grandissimo rilievo, il Meeting ha fatto conoscere ed apprezzare il nostro territorio per le sue peculiarità ed eccellenze”.

Il Meeting, condotto dai Consiglieri Nazionali FISC Marilisa Della Monica (Sicilia) e Walter Lamberti (Piemonte), è stato organizzato in collaborazione con il quotidiano “Avvenire”, l’emittente televisiva “TV2000”, la FISC, l’UCSI, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, l’Agenzia SIR, l’UCS della Conferenza Episcopale Italiana. Tra gli organizzatori, Alessandra Ferraro, Capo Redattrice Rai; Giovanni Tridente, Docente e Direttore di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce; Daniele Rocchi, Giornalista dell’Agenzia Stampa SIR, Don Giampiero Cinelli e il Dott. Simone Incicco. La segreteria organizzativa è stata affidata alla giornalista Carletta Di Blasio. Gli organizzatori del Meeting ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile l’evento a livello istituzionale: la Regione Marche con il Consigliere Andrea Assenti, la Provincia di Ascoli Piceno con il Presidente Sergio Loggi, il Comune di Ascoli Piceno con il Sindaco Marco Fioravanti, l’azienda Start con il Presidente Enrico Diomedi, il Ciip con il Presidente Giacinto Alati. E gli sponsor e i sostenitori: la “Shalom Editrice”, l’“Hotel Parco dei Principi”, la “Banca di Ripatransone e del Fermano”, la “Tecnavia”, l’azienda “Simplast”, l’Associazione “43° Parallelo”, i Vivaisti di Grottammare, la Cantina “Biagi”, la Casa Vinicola Carminucci, la Tenuta Santori, la Pizzeria “Concetti”, il Bar “Cafè del Mar”, la Gelateria “La Meraviglia”, l’azienda “Migliori” di Ascoli Piceno e tanti altri.

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