Pratiche esoteriche e occulte: via privilegiata per l’inferno
di Maria Luisa Donatiello
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RELATIVISMO, EGOISMO, SUPERBIA, INVIDIA, MANCANZA DEL TIMOR DI DIO SONO ALL’ORIGINE DELL’ADESIONE AL MALE
Nell’esercizio del libero arbitrio, e a causa del mistero di iniquità, le persone possono scegliere per il male. La volontà di ciascuno svolge un ruolo cruciale perché con un atto di volontà ogni persona può offrire un varco di accesso al male che si presenta sotto forma di tentazione personalizzata ad hoc per ognuno di noi dal demonio che ci studia, ci conosce e agisce sulle nostre debolezze, sulle fantasie e sulla nostra storia.
Sta scritto “il peccato è accovacciato alla tua porta” (Gen 4,7) giacché la tentazione si presenta ostinatamente nella vita di ogni essere umano, ma con il fermo proposito di restare ancorati a Cristo, Via, Verità e Vita, si può opporre, non senza spirito di fortezza e perseveranza, un’azione di resistenza che consente allo Spirito Santo di restare presso di noi e alla grazia di Dio di agire in nostra difesa.
La preghiera, i sacramenti, il digiuno sono armi potenti appannaggio di ogni cristiano e nell’ambito del sacramento matrimoniale l’atto sessuale, segno unitivo dell’amore sponsale, è linfa vitale, baluardo insostituibile e atto privilegiato a difesa degli sposi che si donano reciprocamente, totalmente e in maniera esclusiva contro i peggiori attacchi del demonio che, mai come in questo tempo, odia il sacramento del matrimonio e agisce per distruggerlo.
San Paolo scriveva “le mogli siano sottomesse ai propri mariti, come al Signore, il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto (Ef 5, 22-24)”.
Il baluardo della purezza invece è un cuore che resta nel sentiero di Cristo, che si alimenta della sua Parola, che spera in Lui, primogenito dei risorti, che non cede agli inganni del mondo, ai bagliori ingannevoli che diventano abbagli, che si appoggia ad una coscienza ben formata e che non si espone al rischio di cadute disastrose dettate dalla sprovvedutezza e dall’ignoranza. Purezza non è affatto sinonimo di ingenuità ed è scritto “siate dunque astuti come serpenti e semplici come colombe (Mt 10,16)”.
D’altro canto però senza tentazione non si salva nessuno, come Cristo fu tentato per quaranta giorni nel deserto, al deserto siamo chiamati tutti certi che l’Egitto è alle nostre spalle e la terra promessa dinanzi a noi.
Relativismo, egoismo, superbia, invidia, mancanza del timor di Dio sono all’origine dell’adesione al male. L’intento di chi si dedica a pratiche in abominio a Dio, per la dannazione propria e del prossimo, è deturpare la creazione, modificare il naturale corso degli eventi, la realtà a proprio vantaggio, dominare il mondo e le creature, farsi Dio di se stesso.
Le diffuse pratiche esoteriche, magiche, occulte, i rituali satanici, sono tra gli strumenti privilegiati del male per la capacità esercitata dagli uomini, tramite l’intervento del demonio, di interferire con l’ordine naturale delle cose e modificare la realtà a proprio piacere, per i danni di natura fisica, spirituale, morale causati agli altri attraverso tali pratiche.
Queste azioni sono in abominio a Dio e conducono alla perdizione eterna, sta scritto infatti “non si trovi in mezzo a te chi fa passare per il fuoco suo figlio o sua figlia, né chi esercita la divinazione e il sortilegio o il presagio o la magia, né chi faccia incantesimi, né chi consulti i negromanti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore.” (Deut 18, 10-12)
Per assecondare i desideri mondani, la vanità, la superbia, l’invidia e tutti i vizi, per esercitare potere, dominio sugli altri, comandare affermando la propria volontà, per carrierismo, per narcisismo, per nichilismo in molti diventano pedine del maligno e vi è chi, nei casi più estremi, si consacra in maniera consapevole al demonio. Siamo certi per fede, però, che, come riportato nel Catechismo della Chiesa cattolica (CCC), “Dio non predestina nessuno ad andare all’inferno, questa è una conseguenza di un’avversione volontaria a Dio (un peccato mortale) in cui si persiste sino alla fine (CCC 1037)”.
La Bibbia mette in guardia dalle persone che praticano forme di controllo mentale, di fascinazione, di persuasione subdola, esortandoci a vigilare, si legge infatti “che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo (Col 2,8)”.
Nel libro della Genesi si parla dell’albero della conoscenza del bene e del male che “evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà (CCC 396)”.
Il male morale infatti impedisce il raggiungimento della perfezione spirituale a cui Cristo ci chiama per donarci la felicità già su questa terra, “la nostra vita morale trova la sua sorgente nella fede in Dio che ci rivela il suo amore (CCC 2087)”.
La perfezione spirituale, la santità, che è sommo bene è di gran lunga più importante della perfezione fisica e della conoscenza, del sapere, che senza il timor di Dio non sono vera sapienza.
Nel libro della Sapienza Dio chi rivela quanto siano “davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice (Sap 13,1)”.
“Vivendo in mezzo alle Sue opere ricercano con cura e si lasciano prendere dall’apparenza, perché le cose viste sono belle. Neppure costoro però sono scusabili. Perché, se tanto poterono sapere da scrutare l’universo come mai non ne hanno trovato più presto il sovrano? (Sap 13, 7-9)”.
L’origine di ogni male è Satana che decadde dal principio, da quando rifiutò la condizione di creatura, perdente e già sconfitto eternamente da Gesù Cristo, morto in croce e resuscitato, pretese di farsi come Dio creando un proprio regno di odio e sofferenza che propaga tra gli uomini per mezzo della sua azione nefasta. Ma se la guerra in cielo è stata già vinta qui sulla terra ogni persona è chiamata a vincere la propria battaglia per la salvezza eterna, giacché il demonio, rifiutando l’incarnazione di Cristo, vero Dio e vero uomo, muove guerra all’essere umano, vertice della creazione, creato a immagine e somiglianza di Dio, per trascinare con sé quante più anime all’inferno, “la potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma «noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio (Rm 8,28), (CCC 395)”.
I malefici sono una piaga sociale, ma per la loro difficile dimostrabilità, per l’impossibilità spesso di individuare o accusare il mandante, il male continua a dilagare inarrestabile. Urge in questo tempo, più che mai, un’azione di evangelizzazione, di informazione e di supporto alle vittime.