A Milano abbiamo visto tutta l’ipocrisia e l’egoismo Lgbt contro i bambini
di Jacopo Coghe*
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VOGLIONO BARATTARE IL DESIDERIO DI AVERE DEI FIGLI CON IL DIRITTO DEI BAMBINI DI AVERE UNA MAMMA E UN PAPÀ
Ieri in piazza a Milano abbiamo assistito al festival dell’egoismo e dell’ipocrisia LGBTQIA+, che baratta il desiderio di avere figli con il diritto dei bambini di avere una mamma e un papà. Non esistono genitori dello stesso sesso. Esistono adulti (etero e omo) che pur di realizzare il loro idilliaco quadretto affettivo non si fanno lo scrupolo di spendere denaro per dotarsi di un bambino.
Dire no alle trascrizioni è buon senso, oltre che rispetto della legge (come stabilito dalle Sezioni Unite della Cassazione, sentenza 38162/22). Pd, Movimento 5 Stelle, +Europa, progressisti e associazioni LGBTQIA+ se ne facciano una ragione. A differenza di Elly Schlein, Chiara Appendino, Riccardo Magi, Alessandro Zan, Giuseppe Sala e altri politici e attivisti presenti in piazza, a noi non interessa un derby tra fazioni, tra “buoni” e “cattivi”, ma ci sta a cuore solo e soltanto il supremo interesse dei minori.
È imbarazzante come sinistra radicale e associazioni LGBTQIA+ non siano mai in grado di fare una battaglia franca, ammettendo che il vero scopo non sono le trascrizioni ma la legalizzazione dell’utero in affitto e la negazione a tavolino di mamma e/o papà.
* Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus