Il governo Meloni patrocina un corso sulla carriera omosessualista “alias”?
di Angelica La Rosa
–
LA VICEMINISTRO DEL LAVORO SPIEGA: “È L’EREDITÀ DELL’AGGIUDICAZIONE DI UN BANDO PON AVVENUTO NELLA SCORSA LEGISLATURA”
“E’ gravissimo che il Ministero del Lavoro e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia si facciano promotori di un corso totalmente impregnato di ideologia gender indirizzato ai docenti delle scuole Medie, Licei e altri Istituti secondari di secondo grado di Brescia”, ha dichiarato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Si parlerà, infatti, di “superamento del binarismo sessuale”, e del “processo di transizione e ricadute sulla scuola, nome di elezione, carriere alias”.
Proprio la Carriera Alias, ha spiegato Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, “è uno strumento per trattare bambini ed adolescenti sulla base della loro identità di genere, cioè la soggettiva percezione di appartenere a un certo genere: uomo, donna, transgender, genderqueer, non binario, agender o altro, anche non conforme al sesso biologico. Questo regolamento oltre ad essere illegale rischia di instillare negli studenti il dubbio di essere nati nel corpo sbagliato”.
Secondo il Presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, “la scuola non può essere il terreno di propaganda delle istanze LGBTQIA+. Chiediamo che il Governo intervenga, ritiri il patrocinio del Ministero del Lavoro all’iniziativa ed emani subito delle linee guida per riportare la legalità nelle scuole fermando la Carriera Alias, prima che sia troppo tardi”.
Già a inizio febbraio il dottor Massimo Gandolfini, Presidente del Family Day, aveva sottolineato come il patrocinio da parte del Comune di Brescia sia «un fatto grave».
Sulla questione, però, è intervenuta la viceministro del Lavoro e alle Politiche sociali e deputata di Fdi, Maria Teresa Bellucci.
«Ci tengo a precisare che non esiste alcun patrocinio o supporto diretto da parte dell’attuale governo e del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, così come insediato a seguito della vittoria del centrodestra del 25 settembre, all’iniziativa organizzata dalla “Adl a Zavidovici onlus” sul “superamento del binarismo” sessuale, e del “processo di transizione e ricadute sulla scuola, nome di elezione, carriere alias”, che si svolgerà a Brescia il 7 marzo. L’obiettivo prioritario del governo Meloni è la tutela del superiore interesse del minori e il contrasto di qualsiasi forma di strumentalizzazione compresa quella a servizio dell’ideologia gender. Un approccio che si pone in piena rottura rispetto a quanto fatto dagli esecutivi a trazione Pd-M5s. L’iniziativa sulla carriera alias, che ha luogo a Brescia, non rappresenta in alcun modo le idee di questo esecutivo, piuttosto è l’eredità dell’aggiudicazione di un bando Pon avvenuto nella scorsa legislatura e che dà dimostrazione di come per le sinistre vengano prima gli interessi di certi adulti di imporre falsa legittimità educativa e scientifica a teorie gender che nulla hanno a che fare con i bisogni psicologici e di rispetto delle tappe evolutive dei minori. Pertanto, reputo i contenuti di tale iniziativa lesivi della salute e del benessere delle persone di minore età, le quali dovrebbero vedere le istituzioni impegnate sempre e comunque nel garantire la migliore educazione e il rispetto del loro equilibrio psico-fisico».
Secondo la Bellucci la segnalazione proveniente da ProVita e Famiglia «è meritevole di attenzione e conferma che la sinistra, quando governa, lo fa calpestando il rispetto e la tutela dell’educazione di bambini e adolescenti».