“Secondo il suo disegno”, in ricordo di don Stefano Cerri
a cura di Angelica La Rosa
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DON CERRI: UN’INTENSA ATTIVITÀ UMANA, SOCIALE, RELIGIOSA, ECONOMICA, RIVOLTA A NUMEROSE GENERAZIONI DI GIOVANI OGGI DIVENTATI ADULTI
Una matita, un foglio per gli appunti ed un pastello bicolore non mancavano mai sulla sua scrivania. Saranno questi semplici oggetti, il filo conduttore per ripercorrere la sua vita e le sue opere. Nasce così “Secondo il suo disegno – A memoria di don Stefano Cerri”, una puntata-evento in onda domani alle 18 su Milano Pavia TV (Canale 78) e in streaming sul sito www.milanopavia.tv.
L’idea è quella di rivivere la sua quotidianità, infatti le riprese si sono svolte proprio nel salotto di don Cerri a Scaldasole, scomparso dopo lunga malattia lo scorso settembre. Saranno tre i momenti che caratterizzeranno questo suggestivo ricordo, il primo curato da Don Cesare Silva che in apertura di programma racconterà la sua vita ripercorrendo gli anni in famiglia dalla sua adolescenza al consolidarsi della sua vocazione e il rapporto con lo zio don Pietro.
La seconda parte sarà dedicata al ricordo degli anni vissuti a Vigevano dove don Stefano era parroco di “San Pietro Martire”. Questa parte sarà curata da Don Emilio Pastormerlo, parroco oggi in forza presso la parrocchia, che ricorderà don Stefano nel suo essere sacerdote disponibile e attento ai bisogni della comunità introducendo la nascita di un centro per disabili. Richiamerà alla mente quando nel 1981 proprio don Cerri istituì il palio delle contrade. Da questo progetto iniziò un percorso che puntando sulla rievocazione del periodo Sforzesco fu la “sfida” di tutte le parrocchie della città di Vigevano, diventando oggi un momento che raccoglie numerosi consensi.
La terza parte sarà dedicata all’approfondimento di due opere importanti: il Centro Diurno Disabili “Il filèremo” di Vigevano raccontato da Luciano Garza e da Carla Sala, che ripercorreranno insieme questo ambizioso progetto oggi punto di riferimento per la città. A conclusione di questo intervento seguirà un’intervista proprio di don Cerri, dall’archivio di Comunicazione Emotiva che ricorda il motivo che l’ha portato a istituire il centro: “sentivo il bisogno di aiutare questi nostri fratelli che avevano qualche lentezza, per far sì che si sentissero parte della comunità e vicini a tutti noi”.
Sempre in quest’ultima parte, don Cesare Silva approfondirà un’altra importante opera, la “casa alpina Cerri” in Valgrisenche. Dalla complicità di don Stefano e suo fratello Don Pietro, nacquero infatti due case che oggi sono una fondazione e gli sono valse il titolo di “Ami della vallée” nel febbraio 2020 con la motivazione di aver accompagnato nelle due case alpine di vacanza sul territorio della Valgrisenche decine di migliaia di ragazzi del vigevanese dell’Oltrepo’ Pavese, della
Lomellina e del Monferrato. Don Cerri ha fatto loro conoscere le ricchezze, in particolare della Valgrisenche, della Valle D’Aosta in generale, instaurando rapporti con la comunità, dando lustro alla stessa e favorendo conoscenze storiche artistiche culturali ambientali della valle a livello nazionale e internazionale. Un’intensa attività la sua, umana, sociale, religiosa, economica, rivolta numerose generazioni di giovani ragazzi oggi diventati adulti che conservano della Valle d’Aosta i ricordi più belli della loro adolescenza.
Il racconto sarà guidato da Valerio Vecchi. Il progetto è stato realizzato con il patrocinio della Diocesi di Vigevano in collaborazione con le realtà protagoniste della puntata.