Vescovo denuncia l’UE: vuole esportare in Paraguay il suo sistema educativo ideologizzato
di Angelica La Rosa
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L’ARCIVESCOVO EMERITO DI ASUNCIÓN, EDMUNDO VALENZUELA: “VOGLIONO IMPORCI LA LORO EDUCAZIONE FALLITA”
L’arcivescovo emerito di Asunción, Edmundo Valenzuela, si è unito alle polemiche scatenate in Paraguay intorno al dibattito sul sistema educativo locale, affermando che l’Unione europea (Ue) vuole “imporre al Paese la sua educazione fallita”.
Il presule ha sostenuto la decisione della Camera dei deputati di approvare un disegno di legge che cerca di abrogare un accordo firmato nel 2020 tra il Paraguay e l’UE e che finanzia diversi programmi del sistema educativo locale.
“Vogliono imporci la loro educazione fallita con tutto ciò che significa la terminologia delle Nazioni Unite, che fa riferimento alla sessualità, al costrutto di genere, all’ideologia di genere, all’aborto e tutto questo con lo scopo di ridurre la popolazione», ha detto monsignor Valenzuela.
Si tratta di circa 38 milioni di euro (circa 39,3 milioni di dollari) “di fondi non rimborsabili e incondizionati” previsti nell’accordo di cooperazione con l’Ue, e che sono rimasti al centro della polemica che ha scatenato nel Paese la discussione del Piano Nazionale di Trasformazione Educativa (PNTE), bocciato dai gruppi “pro-vita” e “pro-famiglia”.
L’arcivescovo emerito ha sottolineato, durante un’omelia, che attualmente nel Paese c’è una “emergenza educativa” e occorre lavorare per una riforma. Il dibattito sulla trasformazione educativa in Paraguay si è intensificato con l’avvicinarsi delle elezioni interne dei partiti e dei movimenti politici che si terranno il prossimo 18 dicembre.
I detrattori dell’accordo con l’UE hanno collegato il PNTE con l’accordo che, secondo quella legge, mira a sostenere “la trasformazione del sistema educativo in Paraguay”. La possibile abrogazione dell’accordo di cooperazione con l’Ue ha provocato la reazione di diverse organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite, che hanno espresso la sua “profonda preoccupazione”. “Garantire gli investimenti necessari per l’istruzione in Paraguay è di grande importanza se si intende avere una popolazione formata che le consenta di integrarsi in modo competitivo in un contesto internazionale in futuro”, hanno affermato dalle Nazioni Unite. Da parte sua, l’ambasciatore Ue in Paraguay, Javier García de Viedma, ha messo in guardia sul destino dei finanziamenti all’istruzione se la legge dovesse essere abrogata. “Se uno abroga unilateralmente il quadro legislativo che regola l’erogazione dei fondi, chi eroga i fondi non può farlo, perché legalmente ha un problema”, ha detto.
Per diventare legge, il progetto approvato dai deputati deve ricevere l’avallo del Senato ed essere promulgato dal presidente paraguaiano Mario Abdo Benítez, che ha anticipato che porrà il veto all’iniziativa. Dagli stessi ranghi del Colorado Party al governo, il deputato Basilio Núñez ha annunciato che revocherà il veto presidenziale.
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