Approvata in Umbria la legge sull’Osservatorio regionale per il welfare aziendale
di Vincenzo Silvestrelli
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LA REGIONE UMBRIA SI ORIENTA IN FAVORE DELLA SUSSIDIARIETÀ CON L’ISTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO PER IL WELFARE AZIENDALE. ALLA BASE LA CONVINZIONE CHE LE PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA E DELLA MATERNITÀ VADANO AFFRONTATE IN PRIMO LUOGO IN ANZIENDA, NEL LAVORO E NELL’AMBITO DELLA COMUNITÀ LOCALE
In un periodo di grande difficoltà per le imprese e le persone, la Regione Umbria ha promosso recentemente la costituzione dell’Osservatorio regionale per il welfare aziendale. La legge è stata approvata a luglio 2022.
L’Osservatorio sarà composto dal presidente e dal vice presidente della Commissione consiliare competente in materia di attività economiche, dal presidente e dal vice presidente della commissione consiliare competente in materia di servizi sociali, da tre rappresentanti designati congiuntamente dalle organizzazioni delle imprese maggiormente rappresentative a livello regionale, da tre rappresentanti designati congiuntamente dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello regionale e, infine, da un rappresentante dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani dell’Umbria.
Per promuovere le iniziative e le azioni realizzate a livello territoriale dagli enti locali e dalle imprese in materia di welfare aziendale, viene istituita una Giornata regionale del welfare aziendale, da celebrarsi ogni anno nel periodo compreso tra il 22 e il 24 aprile. In occasione di questa manifestazione verranno promosse varie iniziative idonee a “diffondere la cultura e le politiche di welfare aziendale”.
La legge, presentata dal consigliere Valerio Mancini e dal gruppo della Lega, ha avuto un lungo iter. Era stata infatti già proposta nella scorsa legislatura dal consigliere Sergio De Vincenzi, ma non era arrivata alla discussione in aula. La necessità di un osservatorio per il welfare aziendale era stata avanzata in passato dal Movimento per la Vita dell’Umbria che aveva anche tentato di promuoverne l’istituzione presentando un testo di legge, nella consapevolezza che le problematiche della maternità vadano anche affrontate in relazione ai problemi della famiglia e del lavoro.
Il comune di Todi aveva aderito all’iniziativa organizzando nel 2018, per iniziativa del sindaco Antonino Ruggiano e dell’assessore ai servizi sociali Alessia Marta, un comitato che sosteneva la legge regionale volendone nel contempo anticipare alcune attività. È stato quindi creato un sito per la maggiore divulgazione di tali iniziative e documentazioni.
Nel corso degli anni a Todi sono stati organizzati incontri per diffondere la cultura del welfare aziendale su diversi temi come il welfare nel dopo-Covid, l’orientamento scolastico, il welfare di comunità, tutti ampiamente partecipati da rappresentanti di aziende e docenti universitari di Perugia e di Milano.
Ci auguriamo che, con l’approvazione della legge, la cultura del welfare aziendale possa diffondersi maggiormente anche nella Regione Umbria. Uno degli obiettivi è, infatti, quello di favorire l’adozione di provvedimenti che premino le aziende che attuano iniziative in questo ambito. In una realtà come quella umbra caratterizzata dalla presenza di piccole e piccolissime aziende, il ruolo degli enti pubblici territoriali per la diffusione delle buone pratiche aziendali e di comunità sarebbe infatti molto importante e potrebbe contribuire persino ad un riflesso nazionale in tal senso.