L’arcivescovo Castillo: “l’individualismo sminuisce i rapporti sociali che reggono una società”

L’arcivescovo Castillo: “l’individualismo sminuisce i rapporti sociali che reggono una società”

L’educazione deve legarsi alla vita perché “l’individualismo ha sminuito i rapporti sociali che permettono l’esistenza di una società: le organizzazioni intermedie come le chiama la Chiesa, Giovanni Paolo II parlava della soggettività della società, mentre Francesco li definisce i movimenti popolari”.

Lo ha spiegato in una intervista concessa a Vatican News monsignor Carlos Castillo Mattasoglio, arcivescovo di Lima.

“La messa e l’Eucaristia in presenza sono mancate tanto in un Paese molto praticante come il Perù”, ha detto il presule, però, si dice “convinto che c’è un forte desiderio di vedere che la vita divina si difende tutelando la vita umana”.

Monsignor Castillo crede che “ci sia una ripresa profonda dell’essere Chiesa, che passa attraverso la famiglia, la piccola comunità che poi si apre alle altre e ai più fragili”.

Secondo l’arcivescovo di Lima negli ultimi anni in Perù “hanno rafforzato l’insegnamento della matematica, ma non dell’etica. Così il valore del rispetto per l’altro si perde. Perciò, anche in un Paese molto cattolico, nella vita del povero è entrata la cultura individualistica”.

Per il primate del Perù “spesso ci sentiamo sopraffatti, ma cerchiamo di andare avanti verso un progetto di Chiesa che aiuti, con la fede, a ricomporre i legami umani e sociali”.

L’arcivescovo di Lima ha ricordato che la Chiesa non è “una ong, ma siamo testimonianza della presenza del Signore, il cui Spirito suscita, in una situazione di emergenza, la creatività e la solidarietà umana e sociale. La Chiesa continua a essere quella che evangelizza, ma lo fa in modo che il popolo sia più organizzato e più solidale, superando il peccato dell’individualismo. Penso che la Chiesa avrà un futuro importante, perché in mezzo a gravi problemi riscopriamo la capacità di essere un segno di speranza come fu Gesù”, ha concluso l’arcivescovo.

Ascolta qui l’intervista completa

 

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