Il “dirittismo” è l’ideologia dominante, puramente individualista, atomista ed egoistica
di Martino Mora
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IL “DIRITTISMO” E’ CAOTICO, SOVVERSIVO, DISSOLUTIVO, SUICIDA
“I diritti non posso essere di sinistra. Sono di tutti. Essere contrari è incomprensibile e crudele”, ha detto Francesco Boccia, Pd, sullo Ius Soli; “I diritti sono una costruzione continua, se non si è continuamente coinvolti in questa costruzione si rischia di perdere quelli già ottenuti e di vedere allontanati quelli che ancora mancano…”, ha aggiunto Fabio Pellegatta dell’Arcigay; “Fra i diritti della modernità quello all’aborto è il più fragile… è un diritto segnante della nostra civiltà. Togliamo quel diritto, indeboliamolo anche solo e vedremo che poi tutto il resto non si regge comunque in piedi”, ha chiosato Paolo Giordano.
Il “dirittismo” è l’ideologia dominante, puramente individualista, atomista ed egoica (sotto la parvenza umanitaria) della nostra civiltà tardocapitalista. E’ il suo anelito caotico, sovversivo, dissolutivo e suicida. E’, almeno quanto l’economicismo furioso (cui è strettamente legato), il vertice dell’oscurantismo spirituale della nostra civiltà. E’ Il rifiuto di ogni Ordine, nell’anima e nella società, quest’ultima concepita come mera aggregazione di atomi tutti uguali perché indistinti. E’ l’assoluto arbitrio dei pochi fatto passare per il bene dei molti. E’ il rifiuto di qualsiasi concezione sostanziale del bene comune e della socialità costitutiva della persona.
Non c’è speranza senza il rifiuto radicale del “dirittismo”. Non ci sarà alcuna rinascita senza l’uscita dal “dirittismo”. Non c’è pensiero politico sano che non parta dalla critica del “dirittismo”. Non c’è azione politica sensata che non faccia argine al “dirittismo”. Non c’è soprattutto vera religione e salvezza spirituale senza il rifiuto radicale di questa egoica, autodistruttiva, cieca follia. Vera radicale, totale egoica negazione della Città di Dio agostiniana.