«Se veramente è così miracolosa, vi salverà»

«Se veramente è così miracolosa, vi salverà»

di Rachele Parrinello e Giada Maria Montalto

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CIVITA: DOVE IL PASTORELLO DI ITRI RITROVÒ LA VISTA E L’UDITO

In provincia di Latina, ad Itri, in cima al monte Fusco, a 673 metri sul livello del mare si trova il Santuario di Maria Santissima di Civita. Il Santuario, affidato dal 1985 i padri Passionisti, appartiene all’Arcidiocesi di Gaeta ed è situato in una straordinaria posizione panoramica: sullo sfondo e lateralmente spiccano i Monti Aurunci, Ausoni e i lontani Lepini e di fronte lo sguardo può spaziare dal Circeo fino all’Isola d’Ischia. Tale luogo ogni anno richiama quasi mezzo milione di pellegrini provenienti da tutta Italia, soprattutto in occasione della sacra processione del 21 luglio che si snoda per tutto il paese in onore della Madonna. «Come ogni anno – si legge nella nota diffusa dal rettore del Santuario della Civita padre Emiddio Petringaquesta tradizione viene a rinnovare la devozione alla Madonna venerata al Santuario della Civita. Appuntamento che non si è mai interrotto anche durante il periodo più preoccupante della pandemia da Covid, a testimoniare una volontà e una fedeltà devozionale che è il timbro di ogni pellegrino che viene al Santuario».

Il monte della Civita acquisì importanza grazie alla venerazione del ritratto della Madonna Odigitria che, secondo la tradizione, era custodito da due monaci basiliani durante la persecuzione iconoclasta ordita dall’imperatore Leone Isaurico a Costantinopoli nell’VIII secolo. Quando i due monaci vennero sorpresi dai soldati con il dipinto di legno della Madonna, furono chiusi in una grande cassa insieme al quadro e furono gettati in mare. I soldati prima di abbandonarli alle acque spumeggianti del mare dissero loro con arroganza: «Se veramente è così miracolosa, vi salverà». Come Madre premurosa, la Madonna che è la prima fra tutte le mamme, non abbandona nessuno dei suoi figli e così dopo 54 giorni, la cassa galleggiante toccò le sponde di Messina e successivamente di Gaeta. Qui il quadro fu esposto immediatamente alla venerazione dei fedeli, ma dopo poco tempo scomparve miracolosamente da quel luogo e venne ritrovato sul monte della Civita da un pastore sordo e muto che era intento alla ricerca della sua pecorella smarrita. Egli, non appena vide l’immagine della Madonna, riacquistò l’udito e la parola e corse lieto in paese a dare notizia del quadro trovato su di un leccio e del miracolo attraverso il quale il buon Dio gli aveva fatto gustare con evidente amorevolezza la sua presenza e la sua vicinanza.

L’icona della Madonna orante con in grembo il Bambino Gesù è di fattura orientale, attribuita addirittura a san Luca per la presenza di tre lettere, ormai sbiadite, poste alla base del quadro: L.M.P. a significare “Lucas Me Pinxit”. La chiesa che custodisce la sacra immagine nacque dalla riedificazione di un preesistente monastero benedettino ed è divisa in tre navate: quella centrale presenta l’Altare Maggiore sul quale è posto il quadro che rappresenta la Madonna della Civita; sulla volta possiamo osservare alcune decorazioni raffiguranti le vicende più importanti della storia del Santuario e in fondo alla navata centrale si può accedere ad una sala dove vengono custodite moltissime reliquie: tra queste vi sono paramenti sacri e oggetti preziosi che, nel corso dei decenni, sono stati donati al santuario da pellegrini e fedeli provenienti da ogni angolo del mondo.

L’immagine sacra non è venerata solo in Italia ma anche in America dato che, all’inizio del diciannovesimo secolo, molti itrani si trasferirono a Cranston negli U.S.A in cerca di un avvenire più roseo. Con loro portarono anche la fervente devozione alla loro Patrona. Dopo molte difficoltà economiche e organizzative, nel 1905 nacque il comitato per la celebrazione per la festa della Madonna della Civita anche a Cranston e il 3 Luglio del 1938 fu consacrata, dal Vescovo di Providence Keough, la nuova chiesa che tuttora porta il nome di S. Mary’s Church.

Grazie anche alla emittente radiofonica, Radio Civita sorta nel 1988, è offerta la possibilità a migliaia di persone, specie malati, di unirsi spiritualmente alle celebrazioni che si svolgono nel Santuario. Visitando il sito del Santuario si possono leggere le molte recensioni lasciate dai pellegrini che si sono recati in questo luogo sacro e che ne esaltano la bellezza e l’importanza: «Un santuario ubicato in una posizione panoramica e incantevole, si vede il mare da Gaeta al Circeo. Il santuario è bello ma semplice nella estetica. Ma la posizione ed il panorama valgono assolutamente la visita. Inoltre, c’è molta devozione da parte degli abitanti di queste parti». Il Santuario di Maria Santissima di Civita è uno dei luoghi in cui, chi lo desidera, può trovare ristoro, poiché la Vergine Maria – attraverso l’azione miracolosa – ha scelto di mostrare ancora una volta la Sua Bontà e la Sua Dolcezza.

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