Conosciamo Santa Giovanna Jugan
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI RICORDIAMO UNA SANTA BRETONE
Al pari dei bambini abbandonati, c’è un’altra tragica realtà che muove a pietà le coscienze. Quella dei poveri vecchietti, rimasti soli al mondo e di cui nessuno si occupa. La missione di Giovanna Jugan, nata a Cancale (Bretagna, Francia) nel 1792, è stata quella di occuparsi per tutta la vita di poveri anziani malati. Suo padre è un pescatore, la madre sta in casa ad accudire sette figli. Come spesso capitava, il padre viene inghiottito dal mare in tempesta. La madre, rimasta vedova, non ha più nessuno che porti cibo e legna per la famiglia. È la miseria estrema. Giovanna aiuta la mamma in casa e in campagna, poi va a lavorare come domestica. In seguito diventa infermiera nell’Ospedale di Saint-Servan, dove impara tante nozioni utili per curare gli ammalati. Un pescatore vorrebbe sposarla, ma Giovanna pensa ad altro, anche se non sa ancora cosa farà nella vita. Un giorno, mentre prega capisce quale è la sua missione: occuparsi degli anziani malati e poveri, abbandonati da tutti.
Grazie ai risparmi ereditati da una signora alla quale prestava assistenza, aiutata dall’amica Francesca Aubert, Giovanna prende in affitto una casa dove ospita alcune vecchiette malate, sole e ridotte in miseria. La prima la trova in stato di abbandono in un tugurio della città, cieca e paralizzata.
Giovanna acquista, poi, uno stabile dove accoglie dodici vecchiette; con altre amiche le lava, cucina e dà loro da mangiare. Però occorrono tanti soldi per nutrirle e riscaldarle. Giovanna li cerca con gioia filando la lana e chiedendo l’elemosina, a piedi, con un cesto e la statuina di San Giuseppe falegname. Nasce così la Congregazione delle “Piccole Sorelle dei Poveri” e Giovanna prende il nome di suor Maria della Croce. Altre città le chiedono di far nascere ospizi per poveri anziani: Rennes, Dinan, Tours, Nantes, Parigi, Angers. Nel 1850 gli ospizi sono undici, le suore cento e i poveri vecchietti da nutrire seicento. La casa madre viene insediata a Saint-Pern, nell’ex Convento “La Tour Saint-Joseph”.
A causa di alcune incomprensioni, la fondatrice viene destituita da superiora e incaricata di svolgere le mansioni più umili. La “povera cercatrice di pane” (o “lo zero sulla Terra”, così si definisce Maria della Croce) ubbidisce e fino alla fine della sua vita prega, recita il Rosario e chiede l’elemosina. La fondatrice muore nel 1879 a Saint–Pern lasciando ospizi sparsi in tutti i Paesi del mondo con 177 case, 2.400 Piccole Sorelle e 25.000 poveri anziani da accudire.
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