Promuoviamo la consacrazione delle famiglie
di Diego Torre
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CON I SACRI CUORI PER LA SALVEZZA IL MONDO
Chi ha la responsabilità di una qualunque comunità, ha anche l’autorità per esercitarla e ne deve rispondere a Dio, “poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio” (Rm 13,1).
Il Papa ha il munus relativo a tutta la chiesa cattolica, ma per il potere delle chiavi dato a Pietro esso si estende al mondo intero, “e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt 16,19). Tale autorità, in ambito spirituale è stata esercitata anche da alcuni uomini politici in rapporto alle comunità di cui erano responsabili.
L’espressione “consacrazione a Maria” è stata usata per primo da San Giovanni Damasceno, nel secolo VIII. Nel passato re e governanti cristiani hanno consacrato a Gesù e a Maria città e regni, ed era una gara di congregazioni e corporazioni, ordini e … banche, e, ancora, comuni che “si offrivano” alla Vergine, spesso presentandoLe le chiavi cittadine in suggestive cerimonie. Nel sec. XVII iniziarono le grandi consacrazioni nazionali: la Francia nel 1638, il Portogallo nel 1644, l’Austria nel 1647, la Polonia nel 1656, etc ….l’Italia nel 1959.
La consacrazione dell’Ecuador al Sacro Cuore, fatta dal presidente Garcia Moreno nel 1874, venne rinnovata da S. Giovanni Paolo II nel 1985; ma già nel 1892, l’episcopato ecuadoriano lo aveva fatto anche al Cuore Immacolato di Maria. Qui il prezzo fu terribile! Garcia Moreno venne pugnalato a morte da sicari e all’arcivescovo di Quito misero un veleno mortale nel calice della Messa. Tutto ciò era stato annunciato dalla Madonna del Buon Successo due secoli prima alla madre benedettina Mariana Torres De Berrichoa.
A Fatima la Madonna disse: “[La Russia] diffonderà i suoi errori in tutto il mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati; il Santo Padre avrà molto da soffrire; varie nazioni saranno annientate… Per impedirlo, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se le mie richieste saranno ascoltate, la Russia si convertirà e ci sarà pace; se no, diffonderà i suoi errori in tutto il mondo”. Dopo le apparizioni le consacrazioni si moltiplicano: ricordiamo quella del mondo, pronunciata da Pio XII nel 1942, seguita nel 1952 da quella dei popoli russi. S. Giovanni Paolo II, nel 1982 affidò il mondo; il 25.3.1984, ne rinnovò la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, in unione con quei Vescovi che l’avevano fatto nelle loro Diocesi. Lo rifarà nel 2000 nel corso del giubileo alla presenza della statua della Madonna arrivata appositamente da Fatima. L’affidamento sarà poi fatto da Papa Francesco nel 2013 ed il 25 marzo di quest’anno l’umanità, ed in particolare di Russia ed Ucraina, sono state consacrate al Cuore Immacolato di Maria.
La Spagna fu consacrata dal re Alfonso XIII il 30.5.1919, poi nel 1944 e ancora nel 1954, per il centenario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione (fortemente voluto per secoli dai re di Spagna) al santuario nazionale della Virgen del Pilar, dove sarebbe avvenuta nell’anno 40 la prima apparizione mariana della storia, quando la Madonna era ancora vivente in terra.
Il Portogallo fu riconsacrato al Cuore Immacolato di Maria il 13 maggio 1931, atto poi rinnovato il 13 maggio 1938 per rendere grazie dello scampato pericolo delle temute persecuzioni dei “rossi” alla Chiesa che avvenivano nella confinante Spagna. Esso sfuggi così al comunismo e alla seconda guerra mondiale, come ammise il Cardinale Cerejeira (+1977), patriarca di Lisbona, e come scrisse suor Lucia al ven. Pio XII il 2.12.1940: “Santo Padre, Nostro Signore concede una speciale protezione al nostro Paese in questa guerra, per via della Consacrazione della Nazione, compiuta dai prelati portoghesi, al Cuore Immacolato di Maria, come prova delle grazie che verrebbero concesse ad altre nazioni se anch’esse si consacrassero a Lei”.
Nel tempo del coronavirus il Signore ci ha fatto toccare con mano la nostra fragilità, e dai vescovi delle due nazioni iberiche è partita l’iniziativa di recitare il rosario e poi consacrare la penisola ai Sacri Cuori dalla basilica di Nostra Signora del Rosario a Fatima. Hanno poi aderito i vescovi di Albania, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Cuba, Slovacchia, Guatemala, Ungheria, India, Messico, Moldavia, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Polonia, Repubblica Dominicana, Tanzania, Kenya, Zimbabwe, Timor Est e Romania. Tanti fedeli si sono uniti attraverso i social.
Nel tempo del Covid-19 la pratica è stata ripresa nelle rispettive città da circa 200 sindaci italiani, e dai presidenti di Polonia e Perù.
Oggi noi possiamo promuovere la consacrazione delle famiglie. Ci vogliono genitori convinti e preparati, un sacerdote disponibile e una bella immagine da esporre in un luogo onorevole della casa.