Colpiamo la Disney “gender” sui soldi

Colpiamo la Disney “gender” sui soldi

di Jacopo Coghe

NON PERMETTIAMO AI DIRIGENTI LGBT DELLA DISNEY DI USARE L’AZIENDA PER INDOTTRINARE I NOSTRI FIGLI! C’È SOLO UN MODO PER IMPEDIRE CHE LA DERIVA DELLA DISNEY SIA IRREVERSIBILE: IL BOICOTTAGGIO ECONOMICO!

La Disney ha confessato l’esistenza di una vera e propria “Agenda Gay” che prevede l’inserimento mirato di elementi e personaggi omosessuali e transessuali nei cartoni animati rivolti ai bambini per influenzarne la mentalità e la visione del mondo.

Lo ha dichiarato apertamente (e con orgoglio) Latoya Raveneau, direttrice della Disney Television Animation, che realizza serie TV, film e altri prodotti per bambini: «La Disney ha accolto benissimo la mia agenda gay, che non è per niente segreta… e adesso ci vanno giù pesante… così ho sentito una specie di impulso, la sensazione di non dover aver paura di far baciare quei due personaggi… insomma, aggiungo stravaganze LGBT ovunque posso, e nessuno ha mai provato a fermarmi!».

Latoya Raveneau si riferisce al bacio tra due donne che ha fatto inserire nel cartone di prossima uscita Lightyear, sulla storia del personaggio Buzz Lightyear di Toy Story. Lei stessa dirigente ha diretto una serie animata sulla piattaforma Disney dal titolo “La Famiglia Orgogliosa” (The Proud Family) in cui, ovviamente, la “famiglia” in questione è composta da due uomini.

Questo, purtroppo, non è tutto. Sul tema ha parlato anche Karey Burke, presidente della Disney General Entertainment Content (quindi responsabile di tutti i contenuti di tutti i prodotti di intrattenimento dell’azienda), una delle dirigenti più importanti della Walt Disney Company. Ecco cosa ha dichiarato: «Vi parlo come madre di due bambini “queer”, un bambino transgender e un bambino pansessuale… in una riunione della scorsa settimana un nostro dirigente mi ha detto: “Abbiamo solo una manciata di leader LGBTQAI nei nostri contenuti”. Io ho risposto: “Cosa? Non può essere!”, ma ho realizzato che era vero. Abbiamo davvero molti, molti personaggi LGBTQAI nelle nostre storie, ma non abbiamo abbastanza leader e narrazioni in cui questi personaggi gay sono semplicemente personaggi, non per forza dentro storie gay. Questo mi ha aperto gli occhi … Io e i miei colleghi non lo vedevamo, ma in futuro lo faremo: spero che un giorno il 50% dei personaggi sarà così».

I dirigenti della Disney hanno svelato i loro piani: hanno ammesso – apertamente – che useranno i loro cartoni animati per influenzare la mentalità dei nostri figli e nipoti. Non permettiamo ai dirigenti LGBT della Disney di usare l’azienda per indottrinare i nostri figli! C’è solo un modo per impedire che la deriva della Disney sia irreversibile. So che può essere difficile da accettare – molti di noi sono cresciuti coi cartoni della Disney – ma è arrivato il momento di fare una scelta di campo per il bene dei nostri figli e nipoti. Comprare i prodotti Disney, vedere i suoi film al cinema, pagare l’abbonamento a Disney significa finanziare l’Agenda Gay che la Disney ha ammesso di promuovere. Negli Stati Uniti decine di migliaia di famiglie stanno protestando con la Disney, disattivando l’abbonamento Disney e promettendo di non comprare più prodotti a marchio Disney. In America inizia a funzionare, il valore delle azioni Disney è in forte calo, l’azienda si sta inimicando milioni di famiglie. E in Italia? Solo facendo sentire in massa la nostra voce possiamo sperare di invertire la rotta.

 

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Questa è una violenza inaccettabile. Un crimine contro natura verso i bambini, la parte più vulnerabile della nostra società. È un vero e proprio plagio che andrebbe perseguito legalmente.