Quei laboratori biochimici in Ucraina e il business dell’utero in affitto…
di Lorenzo Capellini Mion
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“LA RUSSIA NON PERMETTERÀ IL MANTENIMENTO DELLE INFRASTRUTTURE CHE LA MINACCIANO E CHE L’OPERAZIONE CONTINUERÀ FINO ALLA FINE”
Il ministro Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergej Viktorovič Lavrov ha dichiarato di essere in possesso di informazioni sulla preoccupazione del Pentagono riguardo alla possibilità di perdere il controllo sui laboratori biochimici in Ucraina.
“La Russia non permetterà il mantenimento delle infrastrutture che la minacciano e che l’operazione continuerà fino alla fine”, ha ribadito qualche giorno fa il presidente Putin al suo omologo francese Macron.
Dal canto loro gli USA hanno fatto sapere, con il sottosegretario Vittoria Nuland, che se la Russia fosse pronta a ritirare le truppe dall’Ucraina loro sarebbero pronti a negoziare. Ma questo in assenza di determinati accordi non succederà; oltre alla condizione di neutralità e alla demilitarizzazione qualcuno è determinato dal fare una profonda pulizia.
Tutti saranno d’accordo nel dire che nessuna nazione, la più generosa di tutte con la Fondazione Clinton e con la famiglia Biden, può essere ostaggio dei neonazisti. E qualcosa mi dice che molti bambini, nati e non nati, alla fine ringrazieranno, o qualcuno si è dimenticato che oltre ad essere una immensa “lavatrice” l’Ucraina è anche un grande bambinificio attraverso la pratica dell’utero in affitto?
Nella foto uno screenshot di un’offerta del centro ucraino per la riproduzione umana “BioTexCom”. Il proprietario dell’azienda e dell’albergo Venice di Kiev dove i «genitori potenziali» alloggiano per il disbrigo delle operazioni medico-burocratiche, è Albert Tochilovsky. L’azienda ucraina, almeno prima dello scoppio della guerra, era descritta come “una delle migliori cliniche non solo in Ucraina ma in tutto il mondo”. Ma non era registrata in Ucraina ma alle Seychelles. A quanto si apprende Tochilovsky, nel maggio 2018, è stato per poco tempo posto agli arresti domiciliari, accusato di traffico di minori, falsificazione di documenti ed evasione fiscale. Successivamente non sembra sia stato avviato alcun procedimento a suo carico. Non sappiamo in che modalità continuano ad operare presso la BioTexCom in questo periodo di conflitto con la Russia.