Sono riusciti nuovamente a prendere in giro il popolo italiano

Sono riusciti nuovamente a prendere in giro il popolo italiano

di Maria Bigazzi

OGGI SI CEDE UN PEZZO DELLA PROPRIA LIBERTÀ PERSONALE, DOMANI VERRÀ RICHIESTA TUTTA

Ce l’hanno fatta, sono riusciti nuovamente a prendere in giro il popolo italiano.

Come? Con la paura di togliere ciò che ci è dovuto, come ai tempi del lockdown, minaccia perenne per convincere le persone a seguire il Pensiero Unico e condannare chi da sempre si è posto delle domande.

Abbiamo avuto la conferma della manipolazione delle informazioni, di come queste incidano in modo incontestabile sulle scelte e sul pensiero della massa.

Non solo, ci siamo resi conto di come la nostra società viva avvolta nell’ipocrisia, nel nascondersi dietro continue maschere per lavarsi la coscienza da qualunque atto.

Il nostro Paese sta vivendo momenti drammatici, la libertà e i diritti delle persone sono solo un ricordo e la gente si è abituata a sacrificare un po’ di se stessi ogni giorno, senza giustificazione.

Ci si è resi servi di un sistema malato e contrario alla Vita e all’uomo stesso, che non vuole il bene di nessuno, ma che vede solo interessi da cui trarre profitto, anche a costo di calpestare la dignità umana.

Oggi si cede un pezzo della propria libertà personale, domani verrà richiesta tutta. 

Può sembrare normale essere legati a un lasciapassare per andare a lavoro o per bere un caffè?

Una tessera che non significa nulla in termini di sanità, ma solo politici e che tiene in scacco un popolo intero.

Eppure si è accettato, come si è accettato di preparare una società sempre più contro la Vita e contro la vera salute delle persone.

Come possono crescere i bambini in questo clima di paura, dove gli unici ricordi sono persone adulte mascherate e che dall’alto urlano di non giocare o avvicinarsi ai compagni? Sarà un ricordo indelebile nella vita dei piccoli, e questo avviene in un momento in cui tutte le varie misure e restrizioni non hanno più alcun senso.

E difatti, in certi casi non vigono più. Non erano forse vietate le manifestazioni e i presidi fino a poche settimane fa?

Forse quando i cittadini di un Paese protestano pacificamente per la propria libertà e diritti non hanno alcun valore, anzi sono da considerare criminali, bisognosi delle forze armate che mettano in riga con mazze e idranti.

L’ipocrisia è sempre più evidente, ma non è un problema di chi non vive in prima persona la sofferenza e la difficoltà di chi è stato privato di tutto. C’è un grave egoismo che dilaga e che vede il prossimo sempre più lontano dal proprio vicino.

Una morale stucchevole avvolge le nostre giornate mentre non ci si accorge neanche della persona accanto sofferente.

E intanto si continua di emergenza in emergenza senza giustificazione, ma il nostro popolo è ormai abituato e accetta passivamente qualsiasi cosa.

Panem et circenses, e tutto si risolve. Un giorno chiederanno di alzare un braccio e ci sarà chi obbedirà, perché se non si è più padroni di se stessi e della propria libertà…

E la continua informazione che ora si è spostata completamente su un altro argomento, tralasciando come al solito parte della verità se non tutta in molti casi, e alimentando un forte odio verso nuovi capri espiatori e persone; continua a modellare le menti umane secondo il pensiero unico, verso un nuovo ordine mondiale deciso da chi detiene il potere.

Di situazione in situazione le cose sembrano non cambiare, l’ideologia permea la nostra società e la maggioranza di chi non vuole più fare una riflessione oggettiva della realtà, ma preferisce scusare l’indifendibile e accusare chi leva una voce di dissenso.

Scriveva Fëdor Dostoevskij (1821-1881), un autore che oggi vogliono censurare: «Colui che mente a sé stesso e dà ascolto alla propria menzogna arriva al punto di non saper distinguere la verità né dentro se stesso, né intorno a sé e, quindi, perde il rispetto per sé stesso e per gli altri». Parole verissime e molto chiare.

La nostra società è ormai agonizzante e immorale, intrisa di odio e amante della falsità.

In questo tempo di Quaresima dovrebbero risuonare le parole “Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris“, perché la Luce c’è, ma bisogna aprire gli occhi e lasciare il falso sentimentalismo e l’umanitarismo da politica per la vera Fede che conduce alla Verità.

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