Presentate a Rovereto nuove lettere inedite del beato Antonio Rosmini
di Redazione
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PRESENTATE A ROVERETO NUOVE LETTERE INEDITE DEL BEATO ANTONIO ROSMINI (1797-1855)
È stato presentato venerdì scorso, a Rovereto, presso la sala della Fondazione Caritro (Cassa di risparmio di Trento e Rovereto), il primo volume della collana di “Lettere e carteggi di Antonio Rosmini – strumenti preparatori”, dedicato alle “Lettere inedite dagli archivi del Trentino” (a cura di Ludovico M. Gadaleta e Paola Tessaroli, Edizioni Rosminiane Sodalitas, Stresa 2022, pagine 283, euro 15).
Padre Eduino Menestrina, responsabile del progetto e attualmente rettore della comunità rosminiana di Stresa, dopo aver salutato i numerosi intervenuti del pubblico e i membri degli enti partner partecipanti, ha introdotto i relatori e presentato brevemente la nascita del volume. Ha quindi sottolineato come la pubblicazione sia il frutto di un lavoro più vasto, iniziato nel 2020 con il sostegno economico della Fondazione Caritro e dei Padri Rosminiani, finalizzato al «censimento, inventariazione e digitalizzazione delle lettere di Antonio Rosmini negli archivi del Trentino Alto Adige».
A seguito di questo progetto, realizzato dalla ricercatrice Paola Tessaroli – che lo ha efficacemente illustrato ai convenuti – è stato prodotto un nutrito inventario, nel quale si dà conto della localizzazione negli archivi regionali di ogni documento autografo del beato Antonio Rosmini (1797-1855).
Queste lettere sono state poi confrontate con quelle conservate nell’Archivio Storico dell’Istituto della Carità di Stresa (in originale, copia o minuta) e si è così scoperto che addirittura 132 di esse risultavano del tutto inedite: un sesto circa del totale rinvenuto.
Da lì l’idea di raccoglierle nel volume presentato nel corso della serata, che costituisce il primo di una lunga serie di pubblicazioni, parte di inediti rosminiani, parte di carteggi fra il filosofo e i maggiori dei suoi contemporanei.
Infatti, come ha rilevato nel proprio intervento il direttore dell’Archivio Storico dell’Istituto della Carità, p. Ludovico Maria Gadaleta, provare a intraprendere oggi la stesura di un epistolario completo di Rosmini è un’impresa rischiosa, perché manca la consapevolezza di quante lettere si trovino negli archivi italiani ed esteri e quante di queste siano inedite. Solamente una volta compiuta la esplorazione a tappeto degli enti e la ricognizione del materiale sarà possibile comporre finalmente quell’epistolario che potrà legittimamente considerarsi come “completo”. Le lettere sono importanti perché, tramite esse, è Rosmini che spiega sé stesso, superando così le epoche in cui il filosofo e beato veniva piegato ad interpretazioni teoretiche ed ecclesiali non sempre corrette.
Il prossimo volume apparirà a fine 2022 e costituirà il carteggio tra Rosmini e il suo amico Giuseppe Brunati, da Salò. Successivamente, la ricerca degli inediti si occuperà degli archivi del Triveneto, mentre gli ulteriori carteggi riguarderanno l’ambiente della famiglia e degli amici di Rovereto.