Ecco chi è san Leone “il Meraviglioso”, vescovo di Catania
di Mariella Lentini*
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“I SANTI MANIFESTANO IN DIVERSI MODI LA PRESENZA POTENTE E TRASFORMANTE DEL RISORTO” (BENEDETTO XVI)
San Leone nasce a Ravenna nel 703 circa. Durante la sua vita compie molti miracoli tanto da meritarsi l’appellativo di “San Leone il Meraviglioso”. Si racconta che la madre lo abbia visto in ginocchio pregare il Signore a soli due anni. Leone cresce, si fa giovanotto e diventa un monaco benedettino. Si trasferisce al Sud, a Reggio Calabria, per cercare silenzio e solitudine. Ma a Catania, in Sicilia, devono eleggere il nuovo vescovo. Ad alcuni catanesi, in sogno, un angelo dice che a Reggio Calabria vive Leone, un uomo santo da eleggere vescovo della città.
L’umile monaco non si sente degno di ricoprire tale carica, ma ubbidisce ai superiori e viene eletto vescovo di Catania. A quei tempi nell’Impero bizantino una regola vietava l’utilizzo delle immagini sacre. Leone non rispetta il divieto e, per non essere arrestato, scappa sulle montagne e vaga in mezzo ai boschi, nei pressi di Longi, Sinagra e Rometta, in provincia di Messina. Leone si rifugia dentro alcune grotte, aiutato dalla popolazione che lo ama. Passano gli anni e il monaco torna a Catania come vescovo. La gente lo cerca, implora il suo aiuto contro le malattie e Leone compie tanti miracoli. È così buono e caritatevole da essere soprannominato “il Meraviglioso”.
Leggendaria è la sua vittoria contro il mago Eliodoro arrabbiato per non essere stato eletto vescovo. Per dispetto Eliodoro disturba, con i suoi malvagi sortilegi, la città e le funzioni religiose di Leone. Ma un giorno “il Meraviglioso” affronta pubblicamente il perfido mago il quale incenerisce tra le fiamme. Leone muore a Catania nel 787 circa. Si racconta che una signora siracusana malata sia subito guarita dopo aver sfiorato il vestito del vescovo privo di vita. Un’altra leggenda narra che un’acqua miracolosa sia sgorgata dalla fonte da lui stesso scavata con le mani, in una grotta a Rometta. Ancora oggi nei paesi dove Leone è vissuto – Saracena (Cosenza), Longi, Sinagra e Rometta (Messina) – il popolo ogni anno lo ricorda con grandi festeggiamenti, fiaccolate e pellegrinaggi. In particolare Longi è grata per il miracolo avvenuto nel 1885 quando il paese viene salvato da una frana, grazie alle preghiere rivolte a San Leone il Meraviglioso.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”