I decreti di questo pseudo-governo fanno acqua da tutte le parti
di Maria Bigazzi
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ABBIAMO LE ARMI GIURIDICHE PER ARGINARE GLI ATTI GIURIDICI INGIUSTI?
Il nuovo decreto legge 1/2022 si è da subito presentato come un’arma di ricatto invincibile e spaventosa. Il punto su cui il governo vuole fare leva è sempre lo stesso: la paura di un potenziale nemico invisibile, della perdita del lavoro e delle libertà che ci sono già state tolte in nome di decisioni del tutto a-scientifiche, e un capro espiatorio su cui sfogare ogni errore.
Come abbiamo potuto constatare da diversi mesi, (siamo ormai a due anni dalla diffusione del virus e le misure governative sono state sempre più o meno le stesse, con l’esclusione totale delle soluzioni effettive e importanti da mettere in atto), il governo del Paese procede a colpi di decreti con forma giuridica poco chiara e in continua modifica, senza contare anche l’ormai consolidata violazione di norme di diritto europeo.
Le scelte prese dal governo italiano non si stanno basando su alcun fondamento scientifico, ma su una continua discriminazione, non giustificata, tra vaccinati e non vaccinati che si propone come una abnormità scientifica. Gli stessi dati pubblicati dall’ ISS dimostrano come il numero di contagi sia maggiore tra i soggetti vaccinati con due dosi e con la dose booster.
Ecco che allora l’arma di ricatto invincibile e spaventosa mostra i suoi punti deboli. Ma procediamo per passi.
Innanzitutto non basiamoci su ciò che riportano i giornali che costantemente pubblicano inesattezze giuridiche, interpretazioni personali e imprecisioni varie.
C’è la Gazzetta Ufficiale, ogni decreto viene pubblicato su di essa e ha valore solo dopo la pubblicazione.
Il diritto non si interpreta a piacimento. È necessaria un’attenta lettura svolta da esperti sui vari commi, con la valutazione dei diversi casi da prendere in considerazione.
La paura è ciò a cui mirano, ma il diritto è un’arma potente per contrastare chi lo utilizza in modo ingiusto e colpevole.
I decreti di questo pseudo governo fanno acqua da tutte le parti. È necessario affrontare la situazione in modo cosciente e senza colpi di testa.
Innanzitutto opporre resistenza a una legge ingiusta, utilizzare tutte le armi giuridiche possibili per difendersi e prendere tempo.
Secondo il decreto, all’art.4 – sexies, sono soggetti alla sanzione pecuniaria non solo i non vaccinati ultra cinquantenni che alla data del 1’ febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario, ma anche i soggetti che a decorrere dalla stessa data non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario e i soggetti che non abbiano effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario, entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid – 19.
Come consigliano gli avvocati che sostengono i lavoratori, non bisogna pagare le multe che verranno inviate, serviranno come materiale da impugnare, in quanto la multa consente di poter introdurre di fronte ai giudici di pace le tematiche oppositive, per ottenere una volta presentate, una sentenza che abbia poi valore estensivo.
E’ necessario tenere conto che, come afferma l’avvocato Mauro Sandri, “l’opposizione consentirà di sollevare molte importanti eccezioni”.
Su un punto bisogna colpire: lo scontro, che è uno scontro giuridico, perché solo una sentenza può modificare una ingiusta legge, deve essere fondato sull’evidenza scientifica della insostenibilità della vaccinazione come mezzo per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e in tutti gli altri luoghi, anche quelli di svago. Così invita ancora l’avvocato Sandri.
Una volta sfondato tale terreno, il muro della menzogna verrà piano piano a crollare. Dunque, avanti, con il diritto buono al servizio delle persone.