Cari sudditi italiani benvenuti nel Draghistan!

Cari sudditi italiani benvenuti nel Draghistan!

di Angelica La Rosa

IL POPOLO, IN PREDA ALLA PAURA, È DISPOSTO A RINUNCIARE AI PROPRI DIRITTI CONFIDANDO ESCLUSIVAMENTE NELLA DITTATURA SANITARIA

Anche il 2021, come quasi tutto il 2020, è stato un anno difficile a causa della cosiddetta pandemia, che ha costretto molti Governi ad autorizzare misure drastiche per cercare di contenere i contagi.

“Non si può abbassare la guardia perché il virus continua ad affliggere l’umanità”, si è detto, pertanto, sia lo Stato sia i cittadini “devono continuare ad essere responsabili”.

In realtà quello che è emerso, almeno nella nostra penisola, è una popolazione più remissiva. un aggregato di persone che pensa “meglio sudditi che morti”.

E così “paura dell’ignoto” e “ansia conseguente” (fomentati da TV e giornali mainstream) hanno condizionato, e continuano a condizionare (nonostante le tre dosi del siero) almeno tre quarti degli italiani che si sono scoperti, tutto d’un colpo, fortemente dipendenti dallo Stato, magari quegli stessi personaggi che prima della pandemia lo Stato lo volevano smantellare per aprire l’Italia al mondialismo e, in prima istanza, al dominio incontrastato dell’Unione Europea.

Così lo Stato è diventato il salvagente (bucato?) a cui tenta di aggrapparsi la maggioranza degli italiani, disposta a rinunciare alle libertà personali in nome della pseudo-tutela della salute collettiva, lasciando al “Governo dei migliori” le decisioni su quando e come uscire di casa, su cosa è autorizzato e cosa non lo è, sulle persone che si possono incontrare, sulle limitazioni alla mobilità personale, sull’esibizione o meno di un lasciapassare governativo per lavorare o altre necessità.

Buona parte degli italiani si è dimostrata pronta a rinunciare ai più basilari diritti civili nel nome di un maggiore benessere fisico (che poi non si è concretizzato), accettando limiti a qualsiasi diritto, senza colpo ferire.

In sostanza, emerge una buona parte della popolazione italiana dominata dalla paura, più individualista, con un nemico comune (non il virus ma le persone sane che non hanno voluto, per vari motivi, farsi iniettare alcun vaccino) e disposta a rinunciare ai propri diritti.

I governi Conte2 e Draghi sono riusciti a forgiare una nuova mentalità e un nuovo stile (se stile si può chiamare) di vita per il popolo, con buona pace dei diritti inviolabili.

Cari sudditi benvenuti nel Draghistan!

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