Per cosa dobbiamo ringraziare Dio?
di Maria Bigazzi
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LE PROVE CHE DIO PERMETTE, LE POTREMMO DEFINIRE UN ALLENAMENTO PER L’ANIMA
Dopo l’anno appena trascorso, la prima cosa che ci viene da dire è che non vediamo l’ora che sia finito per cominciarne uno nuovo e migliore.
Certamente il 2021 non è stato un anno che si potrebbe definire “buono”, in quanto fino all’ultimo abbiamo assistito, e tutt’ora lo vediamo, a discriminazioni, divisione, attacchi alla Fede, aborti in crescita, eutanasia alle porte… e l’elenco sarebbe molto lungo, ma possiamo riassumerlo nell’espressione “trionfo (apparente) della cultura della morte”.
È strano parlare di morte a pochi giorni dalla festa più santa dell’anno, in cui abbiamo celebrato la venuta di Gesù in mezzo a noi, del Verbo fatto carne, della Vita che ci dona la vera vita, la luce che squarcia le tenebre e viene ad abitare tra noi.
Ma la società attuale, anno dopo anno, sembra voler non accogliere l’invito alla salvezza, per questo si lascia spazio alle tenebre, rigettando la luce vera.
La fine dell’anno è anche un momento per tirare le somme del tempo trascorso, per rendersi conto di ciò che è stato e quello che deve essere migliorato. Si fanno nuovi propositi, si pensa e si spera che ci aspetti un momento migliore e anche felice.
Però in tutto questo deve rivestire un ruolo di primaria importanza il dono più grande che si possa ricevere, ovvero la Fede.
Non possiamo vivere dimenticandocene, e neanche dobbiamo pensarla come un mero sentimentalismo. L’invito del Signore a seguirlo implica una serie di responsabilità verso Dio, noi stessi e il prossimo. Abbiamo dei doveri da adempiere e i diritti di Dio da rispettare.
Gesù stesso ci invita a prendere la nostra croce e a seguirlo, sta a noi accogliere il suo invito, certi che facendo la volontà di Dio, affidandoci a Lui, assieme a tutte le nostre sofferenze e prove, troveremo consolazione rifugiandoci nel suo Sacratissimo Cuore dal quale noi tutti dobbiamo imparare.
Egli ci invita ad andare a Lui, perché affaticati e oppressi, troveremo ristoro. Infatti, il Suo giogo è dolce e il suo peso leggero (Mt 11,30).
Stanchi da un anno appena trascorso, quale occasione migliore per riposare in Cristo Gesù. Ma soprattutto, quale occasione migliore per ringraziare Dio!
Sì, perché nonostante le sofferenze, le prove, le fatiche di questo anno passato, il nostro cuore non può che essere grato a Dio per il Suo amore per noi che mai si esaurisce. Dove trovare un Cuore sempre pronto ad ascoltare e a comprendere, una guida in ogni momento della vita, un Consolatore e Consigliere, un rifugio e un ristoro, una fonte di acqua zampillante, un Nutrimento che solo può saziare la vera fame e sete, un Dio che per Amore e per la nostra salvezza si incarna per venire in mezzo a noi e offre in Sacrificio perfetto la propria vita abbracciando la Croce e risorgendo il terzo giorno per aprirci le porte del Paradiso!
Solo Dio, l’unico vero Dio, che ogni giorno ci è accanto, anche quando noi non ce ne accorgiamo perché ci sentiamo soli e abbandonati, immersi nei nostri problemi e sordi alla Sua voce.
Mai Dio ci abbandona, solo ci lascia liberi di scegliere se stare con Lui o contro di Lui, se compiere il bene o il male, se seguire Lui o se diventare servitori del principe della divisione che illude di possedere il mondo, ma che “passa con la sua concupiscenza”, mentre “chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (1Gv, 2, 17).
Le prove che Egli permette, le potremmo definire un allenamento per l’anima, un saggio per dimostrare la nostra perseveranza e prontezza nell’Amare Dio e per raggiungere la perfezione che si ottiene solo passando attraverso la purificazione, in terra e poi nel Purgatorio.
Esse sono segno dell’Amore di Dio che ci chiede di fare un salto di qualità nella vita spirituale. A volte può essere difficile, ma il primo passo è quello di affidarsi completamente a Dio chiedendogli l’aiuto per abbracciare la sua Croce.
Ogni giorno che il Signore ci dona è un bene prezioso di cui dobbiamo fare tesoro. Un giorno in più per lodarlo nella preghiera, nella Messa e nelle nostre occupazioni che ci sono state affidate, come la famiglia, il lavoro, lo studio.
A cominciare dal dono della Vita, sono sempre tanti i motivi per ringraziare Dio, sia nei momenti di prosperità e gioia, sia in quelli di difficoltà.
Che questo nuovo anno possa essere un anno davvero tutto del Signore, a Lui affidato e con Lui vissuto, perché la Luce della Fede sia la lanterna che guida i nostri passi, per giungere un giorno alla gioia senza fine.