La condanna al business della finta accoglienza dei migranti
L’ON. COMENCINI: “VOGLIAMO SMASCHERARE IL FINTO BUONISMO SUI MIGRANTI”
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Di Angelica La Rosa
“È inutile negare che esista la problematica del business della finta accoglienza ai migranti per uno scopo di lucro illegale. Soltanto a nominare ciò scatta l’indignazione di un certa parte politica, come se tutte le persone che si occupano di questo comparto lo facciano con spirito di correttezza e di solidarietà. Invece, come stiamo vedendo, c’è chi antepone il proprio interesse economico per riempirsi il portafogli agendo fuori dai binari della legge”.
A dirlo sono tutti i consiglieri del gruppo consiliare della Lega del Comune di Verona. La mozione politica, rivolta al Sindaco della città scaligera, alla sua Giunta e al Consiglio comunale, prende le mosse da un recente fatto di cronaca che ha fatto molto scalpore: l’apertura di un’indagine per truffa aggravata ai danni della Prefettura di Verona da parte di un’azienda scaligera per la gestione di 700 migranti. Se venissero accertati i fatti, non si tratterebbe del primo caso in Italia. Ci sono altri procedimenti penali, infatti, in corso a Rieti, a Lodi e Milano.
“Come Lega condannino il business illegale dei migranti e chiediamo che gli uffici preposti stringano, ove possibile, le maglie di controllo. Vogliamo smascherare questo finto buonismo. Quando si parla di immigrazione si deve distinguere tra chi viene in Italia per motivi di bisogno, in fuga da una guerra, chi è qui integrato e lavora e paga le tasse, e chi invece arriva per agire nell’illegalità o per essere sfruttato illegalmente. Sappiamo che spesso dietro all’immigrazione clandestina si nasconde la malavita che sfrutta queste persone: tutti conoscono la famosa tratta degli esseri umani, una piaga che va contrastata senza se e senza ma. La Lega da sempre combatte la battaglia dell’immigrazione irregolare e del suo sfruttamento economico illegale. In primis il nostro leader Matteo Salvini, durante il suo incarico come ministro dell’Interno, e che oggi si ritrova imputato per aver svolto il suo lavoro. Andiamo avanti a testa alta, cercando di smascherare chi si se ne approfitta”, ha dichiarato il deputato Vito Comencini, che in qualità di consigliere comunale di Verona è uno dei firmatari della mozione.