Ecco le 2 leggi che sono alla base del giudizio di Dio
MENTRE GLI UOMINI PRODUCONO LEGGI INIQUE, COME LE SEVERE DISPOSIZIONI CONTRO UNA PANDEMIA ORMAI DEBELLATA
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Il male non bisogna solo condannarlo, ma non farlo. Chi lo fa, se ne rende colpevole davanti a Dio, “che renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano gloria, onore, incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione, disobbediscono alla verità e obbediscono all’ingiustizia“ (Rom 2,6-8).
I Giudei, che hanno la Legge di Mosè, saranno giudicati in base alla Legge; i pagani, che hanno solo la legge naturale iscritta nei loro cuori, saranno giudicati secondo la loro coscienza. “Dio infatti, non fa preferenza di persone” (v.11). “Quando i pagani, per natura agiscono secondo la Legge, essi… dimostrano che quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza della loro coscienza… Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini… per mezzo di Cristo Gesù” (vv.14-16).
In sostanza ci sono due leggi: quella naturale scritta nei cuori e quella rivelata scritta sulle due Tavole. Sono la base del giudizio.
Dio non può sopportare l’ipocrisia di coloro che all’apparenza si mostrano a posto, anche nelle minuzie, ma all’interno non hanno né amore né giustizia: sono sepolcri imbiancati. Così pure quelli che impongono pesi agli altri, come certe leggi inique, ma loro si guardano bene dall’osservarle.
Non rientrano forse in questo genere le severe disposizioni contro una pandemia ormai debellata?